Liste d’attesa inaccettabili che non garantiscono il diritto alla salute ed il rispetto dei livelli essenziali di assistenza, mancata approvazione di una rete ospedaliera opportunamente distribuita in base alle esigenze, non idoneo funzionamento del servizio di emergenza urgenza 118 troppo spesso disallineato rispetto ai pronto Soccorso che, per parte loro, risultano intasati a causa di difetti di organizzazione, carenze infrastrutturali e carenze di personale, episodi di cronaca sempre più frequenti che vedono il personale sanitario preso di mira e fatto bersaglio di un modo incivile e spesso criminale di esprimere il disagio.
E’ la situazione in cui versa la sanità siciliana così come è stata denunciata dai responsabili dell’U.Di.Con (Unione per la Difesa dei Consumatori) durante l’audizione di oggi davanti alla Commissione Salute e Sanità dell’Assemblea regionale siciliana.
Presente su tutto il territorio nazionale e considerata la seconda associazione di consumatori in Italia per adesioni e iniziative, l’U.Di.Con adesso vuole accendere i riflettori in Sicilia sui temi della difesa del diritto alla salute, una battaglia fondamentale a favore dei cittadini consumatori.
“Tutti questi problemi della sanità siciliana visti nel loro complesso – dice il Presidente regionale di U.Di.Con Pietro Feroce – comportano una doppia penalizzazione per i cittadini siciliani che non riescono a curarsi opportunamente e, al tempo stesso, pagano salato il loro diritto alla salute che dovrebbe essere, invece, costituzionalmente garantito”.
Durante l’audizione alla quale ha partecipato anche il componente del direttivo nazionale U.Di.Con, Pietro Alongi, è stato chiesto all’assessore Razza di attivarsi per dar vita in Sicilia a strutture di riferimento per la lotta alla ludopatia (dipendenza dal gioco d’azzardo) e all’alcolismo, temi che coinvolgono molti siciliani e che devono essere messi al centro dell’attenzione della sanità siciliana al pari di altri
“Viviamo in una Regione con la compartecipazione alla spesa sanitaria fra le più alte d’Italia – dice il consulente U.Di.Con per i problemi sanitari Saverio Ciriminna – paghiamo le addizionali Irpef ai massimi livelli ma nonostante ciò siamo spesso costretti a dissanguarci ricorrendo al privato per ottenere quella efficienza e celerità che dovrebbe, invece, essere garantita dal pubblico”.
Dopo aver rappresentato alla Commissione Salute dell’Ars tutte le criticità U.Di.Con. Sicilia proseguirà nel suo percorso con una grande manifestazione.
“Nelle prossime settimane compariranno davanti ad Asp, ambulatori e ospedali Siciliani – conclude Feroce – decine di gazebo nei quali sarà possibile segnalare ciò che non funziona o denunciare veri e propri episodi di malasanità. Daremo, insomma, la parola ai cittadini utenti e consumatori nella convinzione che qualcosa deve cambiare e il cambiamento deve essere realizzato in tempi accettabili”.
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