Sono passate poco più di 24 ore dalla fine del concertone a scopo benedifico “Gigi&Friends” ma la polemica scoppiata, immediatamente dopo l’evento, continua a tenere banco. Su le note di “Mon amour”, una delle più iconiche di Gigi, si è sovrapposta una controversia tutt’altro che chiusa: “Non è stato fatto alcun riferimento all’iniziativa condivisa con la Regione e con il Policlinico”  ha dichiarato il presidente della Regione siciliana attraverso un comunicato, definendo insoddisfacente la comunicazione da parte della Fondazione Dragotto.

Su questo scenario, il presidente dell’omonima Fondazione è voluto tornare sull’argomento, volendo chiarire pubblicamente qualsiasi possibile equivoco anche se, in chiusura dell’evento, non aveva risparmiato frecciatine indirette.

Lo scopo del progetto “Sicily for Life”

Il progetto prevede la ristrutturazione e la donazione alla sanità siciliana di un poliambulatorio pediatrico destinato alla cura delle malattie rare, all’interno della struttura di Villa Belmonte, a Palermo. Il tutto sostenuto da un investimento di 1,5 milioni di euro a carico della Fondazione Dragotto.

La lettera aperta di Dragotto

Comincia cosi la lettera aperta del presidente della Fondazione: “Prima di entrare nel merito desidero fare un’importante premessa: l’iniziativa di cui la Fondazione da me presieduta si è fatta promotrice, assumendo un impegno di spesa pari a euro 1.500.000, è di natura squisitamente benefica, l’unico scopo che anima tale progetto è quello di aiutare centinaia di famiglie che affrontano quotidianamente la lotta contro difficili patologie che affliggono i loro piccoli e che, come unica soluzione, hanno la strada obbligata della migrazione sanitaria”.

“Assolto l’obbligo di adeguata pubblicità”

“Sotto questa luce la polemica innestatasi in questi giorni mi appare eccessiva, sterile e fuori fuoco per quanto sia più che corretto e doveroso rispondere a ciò che formalmente viene lamentato dall’Istituzione da Lei rappresentata. Definitivamente ribadito che questa Fondazione ha puntualmente assolto all’obbligo di dare “adeguata pubblicità” di cui all’articolo 3, commi 7 e 8  della Convenzione stipulata tra Essa e l’Azienda Ospedaliera Policlinico di Palermo, con l’intervento dell’Assessorato Regionale della Salute, si precisa che l’articolo 4 della Convenzione testualmente recita: “l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico (AOUP) si impegna a contribuire alle spese per la realizzazione dell’arredamento e delle apparecchiature elettromedicali necessarie al poliambulatorio, rispetto al costo stimato di euro 1.000.000, sino a un massimo di euro 500.000, a valere sulle assegnazioni destinate all’AOUP per i progetti obiettivo del PSN, di pertinenza del Dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato Regionale della salute ARS sulla linea Equità delle cure

“Non un euro alla Fondazione”

Dragotto puntualizza: “La Regione Siciliana non ha elargito fondi alla Fondazione Dragotto. I 500.000 euro previsti sono destinati direttamente al Policlinico per l’acquisto di macchinari diagnostici, come indicato nella convenzione. Di fatto, la Regione contribuisce a un progetto che è già un investimento a favore della propria sanità pubblica”

La lettera passa poi a elencare tutte le occasioni in cui è stata data “adeguata pubblicità” al ruolo della Regione e del Policlinico: dalla conferenza stampa del 18 febbraio a Villa del Gattopardo, alla presentazione romana del 7 giugno, fino all’evento a bordo della MSC Magnifica e alle due serate del concerto “Gigi & Friends”, con i loghi istituzionali visibili su materiali promozionali e scenografie.

“Abbiamo formalmente invitato il Presidente della Regione, ma abbiamo ricevuto un diniego. Nonostante ciò, l’assessorato alla Salute è stato citato pubblicamente durante gli eventi, e la dottoressa Furnari ha preso parte come relatrice”, aggiunge.

“Concentriamoci sulla politica del Fare”

La chiusura è un invito a guardare avanti: “Più che innescare polemiche, serve una visione comune fondata sulla politica del fare, per il bene della Sicilia e della sua gente. La collaborazione tra pubblico e privato è l’unica via per rispondere con efficienza ai bisogni reali”