- Realizzare un Museo del Liberty a Palermo
- Stanziati dall’Ars tre milioni per la progettazione
- La deputata Caronia: “Nuovo progetto per il rilancio di Palermo”
“Dopo anni di battaglie e d’impegno, finalmente si va verso la realizzazione del Museo del Liberty a Palermo, nello stesso luogo in cui sorgeva la villa Deliella nella odierna piazza Crispi. Stanotte infatti all’Ars è stato approvato in Commissione bilancio il finanziamento per l’avvio della progettazione, dopo che già era stata finanziata l’espropriazione dell’area“. Lo dichiara Marianna Caronia dopo il voto di questa notte in commissione bilancio dell’assemblea regionale, che ha stanziato 3 milioni per la progettazione del nuovo museo del Liberty a Palermo.
Il nuovo museo dove sorgeva Villa Deliella
Prosegue Caronia: “Non è un caso che il museo sorgerà lì dove una volta si trovava una delle più belle ville dell’epoca Liberty, distrutta in una notte nel 1959 in uno dei primi atti di quello che sarebbe diventato il triste sacco di Palermo. Comincia un percorso di rinascita che si basa sulla riscoperta e sulla valorizzazione di un’esperienza artistica e culturale che con i Basile e i Florio diede lustro a Palermo unendo arte, innovazione, commercio e industria. Una città nella quale si incontravano intellettuali, artisti e imprenditori e che visse un periodo di grande splendore.
Un’occasione di rilancio per Palermo
“Non posso negare – conclude Caronia – la mia emozione per quello che spero diventerà l’inizio di un nuovo progetto di rilancio per Palermo”.
Le proposte progettuali
Luogo di narrazione più che di esposizione, nel quale raccontare un’epoca della città e il suo lascito ancora tangibile. Luogo di riscatto del vuoto generato dalla speculazione edilizia protagonista del “sacco di Palermo”.
Così giovani professionisti, studiosi ed esperti, alcuni dei quali di fama mondiale, hanno disegnato nel dicembre 2019 il “Museo della città Liberty” di Palermo durante una settimana di studi che ha consegnato al dibattito pubblico quattro proposte progettuali, a conclusione di un evento organizzato nel capoluogo dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Palermo per conto dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Oltre 20 giovani ingegneri e architetti (più una laureata in Comunicazione), divisi in gruppi e sotto la guida di otto tutor esperti, hanno lavorato per quattro giorni nell’ex Convento della Magione per tradurre le indicazioni iniziali, fornite da un bando di selezione, in possibili soluzioni progettuali, messe poi nero su bianco con tanto di rappresentazioni grafiche e tridimensionali.
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