Clima infuocato a Partinico per la decisione di cambiare l’intitolazione del liceo scientifico. Il consiglio d’istituto ha scelto di voler intestare l’edificio di contrada Turrisi a Peppino Impastato e alla madre Felicia Bartolotta. Si avvia quindi l’iter per la rimozione dell’attuale intitolazione a Santi Savarino, il giornalista e senatore sulla cui figura si è sempre tanto discusso perché non gradita per via dei suoi trascorsi. Il comitato Pro Savarino” che si è costituito nei mesi scorsi promette adesso battaglia. “La storia si studia, non si cancella – afferma uno dei fondatori del comitato, Sergio Bonnì -. Faremo sentire la voce della città nei confronti dei soliti quattro che decidono contro il volere di una intera comunità”.

Iter ancora lungo

Comunque la delibera del consiglio d’istituto c’è da dire che è solo il primo mattone di un iter che ancora è abbastanza lungo e complesso. L’atto dovrà adesso essere vagliato dal Comune, quindi passerà sotto la lente dell’ufficio scolastico regionale ed infine andrà a essere verificato dalla prefettura di Palermo.

L’idea partita nei mesi scorsi

Per iniziativa della dirigente scolastica Vincenza Vallone era partito un sondaggio che è stato circoscritto a studenti e docenti dell’istituto per valutare a chi intitolare l’edificio. La preside aveva giustificato questa presa di posizione sostenendo di aver rilevato una “diffusa esigenza da incontri e colloqui informali con alunni e docenti di cambiare il nome della nostra scuola e di intestarla a personaggi illustri che si siano distinti per alto senso del dovere, rispetto dello Stato e delle sue istituzioni, alto senso civico, morale e politico”.

Inizialmente altri nomi

C’è da dire che il collegio dei docenti aveva votato diversamente anche se erano stati vagliati a suo tempo tre alternative. Una era il premio Nobel Rita Levi di Montalcini, senatrice a vita e grande donna nel mondo della medicina, su cui era ricaduta la scelta dei docenti. L’altra proposta avanzata era stata quella del giudice ragazzino Rosario Livatino, ucciso dalla mafia a 38 anni, venerato come beato e martire dalla chiesa cattolica. E infine c’era Gigia Cannizzo, partinicese, sindaco negli anni ’90 che si contraddistinse per la sua grande moralità e per le sue iniziative di contrasto alla mafia.

Il nome “scomodo”

Attualmente il liceo è intitolato a Santi Savarino, intestazione che gli fu data a partire dal 1994. Giornalista affermato degli anni dell’immediato secondo dopoguerra, nonché senatore del regno e della Repubblica, Savarino viene più che altro ricordato come colui che condivise il manifesto della razza.

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