L’ultima ordinanza del sindaco Leoluca Orlando sul settore movida continua a fare discutere.

“Si tratta dell’ennesimo provvedimento estemporaneo, frettoloso e poco meditato che da un altro duro colpo, dopo il lockdown, agli esercenti che operano nella cosiddetta Movida”. Lo scrivono in una nota il segretario regionale e cittadino dei giovani di Forza Italia, Andrea Mineo e Giovanni Tarantino.

“Che il provvedimento firmato dal sindaco – proseguono – sia stato frettoloso lo dimostra il fatto che lo stesso Orlando ha bloccato l’operatività perché ci sono alcuni punti poco chiari. Stigmatizziamo un provvedimento che colpisce e danneggia gli esercenti, pizzerie, ristoranti, paninerie e quant’altro, su tutto il territorio comunale, e non solo nella movida, e ne chiediamo la immediata revoca. Un’ordinanza che di fatto danneggia le tasche di ristoratori, e quindi dei loro impiegati, e dei cittadini non è un provvedimento che deve vedere la luce soprattutto dopo tre mesi di chiusura totale dei locali causa Covid. La scusa di evitare assembramenti è risibile. In questo momento, invece, bisognerebbe aiutare le attività economiche a riprendersi non penalizzandole ulteriormente e, anzi, scaricandole dagli oneri fiscali. Per questo motivo – concludono i due esponenti azzurri – da amministratori e da giovani siamo contrari a questo provvedimento non escludendo di adottare forme di protesta pacifica ma decisa a favore dei cittadini e degli esercenti”.

Nell’ordinanza viene spiegato che “a seguito della riapertura degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi, comprese le attività artigianali con asporto, si sono rinnovati quei fenomeni di disturbo del riposo e della tranquillità già oggetto in passato di svariate proteste da parte dei cittadini e che si sono altresì verificate violazioni delle misure di prevenzione COVID-19 adottate a livello nazionale e regionale, sia in tema di rispetto di distanze interpersonali sia con riguardo all’uso dei dispositivi di protezione individuale”.

Nell’ordinanza viene spiegato che “a seguito della riapertura degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi, comprese le attività artigianali con asporto, si sono rinnovati quei fenomeni di disturbo del riposo e della tranquillità già oggetto in passato di svariate proteste da parte dei cittadini e che si sono altresì verificate violazioni delle misure di prevenzione COVID-19 adottate a livello nazionale e regionale, sia in tema di rispetto di distanze interpersonali sia con riguardo all’uso dei dispositivi di protezione individuale”.