- Incendi in Sicilia, le Madonie devastate dalle fiamme
- La situazione più grave a Gangi, dove ettari ed ettari di campagne sono andati distrutti
- Il sindaco: “Ci rialzeremo, più forti di prima”
Brucia la Sicilia, bruciano le Madonie, devastate dagli incendi. La situazione più grave a Gangi, il bellissimo paesino che nel 2014 è stato anche “Borgo dei Borghi”, dove ieri è divampato un vasto incendio. Adesso si fa la conta dei danni.
La zona di fuoco
Le fiamme, partite dalla zona di contrada Prato hanno raggiunto ieri pomeriggio la chiesa di San Biagio, per poi risalire velocemente – a causa del vento di scirocco che sta imperversando da giorni sulla Sicilia – il versante nord-est di monte Marone. Il fumo che ha avvolto l’intera zona ha raggiunto viale delle Rimembranze e poi l’area in prossimità dell’acquedotto e del castello dei Ventimiglia. Da contrada Prato a Nocita, contrada Cavaliere e diverse altre località in zona monte Dedero sono state colpite duramente anche la zona di contrada Portelle e di Rainò. Colpita la zona nord nord-est del comune di Gangi.
Danni alle aziende
Ad essere maggiormente colpite sono state le aziende agricole che hanno subito ingenti danni. Il fronte di fuoco ha colpito il raccolto, decine gli edifici andati in fumo, tra abitazioni, stalle e magazzini. Perduta l’intera produzione cerealicola.
Il sindaco in prima linea
Il primo cittadino Francesco Migliazzo da ieri è in prima linea per dare aiuto a tutti coloro che sono stati interessati dalle fiamme. “Oggi il nostro territorio è stato colpito al cuore – afferma il sindaco Migliazzo -. Ringraziamo i Vigili del fuoco, la Protezione civile, il Corpo forestale e tutti gli uomini che si sono impegnati per domare le fiamme. Siamo vicini a tutti gli agricoltori, a chi ha perso tutto e a chi dovrà rialzarsi. Come comunità ci rialzeremo, più forti di prima”.
Annullata la Sagra della Spiga
“Con grande dolore abbiamo deciso di annullare tutte le iniziative in programma per la 57^ Sagra della Spiga“, ad annunciarlo è il presidente della Pro Loco Mario Puglisi che precisa: “La nostra comunità gangitana è stata colpita al cuore. Il devastante incendio ha messo in ginocchio gran parte delle nostre campagne. Siamo al fianco dei nostri agricoltori ed allevatori che da sempre incarnano il significato più profondo della Sagra della Spiga. Come associazione – conclude Puglisi – faremo di tutto per fare sentire la nostra vicinanza a tutti i nostri concittadini colpiti da questa catastrofe, ma in questo momento non ce la sentiamo di festeggiare. Oggi Gangi è in ginocchio ed il cuore di tutti noi è nero come tutto ciò che ci circonda. Ma, come sempre abbiamo fatto, ci rialzeremo. Nei nostri campi tornerà a biondeggiare la spiga”.
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