“Gli eventi drammatici degli ultimi giorni hanno messo in discussione l’attuale gestione del territorio in caso di calamità naturali; per battere la burocrazia e le lentezze del sistema nella tutela del territorio è necessario ripensare il rapporto con l’agricoltura”. Lo dichiara Rosa Giovanna Castagna, presidente regionale della Cia Sicilia.

“L’ondata eccezionale di maltempo – continua Castagna – abbattutasi sulla Sicilia che ha compromesso anche la viabilità rurale nelle campagne, mettendo in ginocchio numerose aziende agricole, necessita di soluzioni che esulano dalle dinamiche di mercato e riguardano situazioni non prevedibili ma sempre più frequenti”.

“In quest’ottica, bisogna rilanciare il sistema della bonifica restituendo agli agricoltori, da sempre ‘sentinelle del territorio’, la gestione democratica di Enti che siano efficienti, risanati e puliti da ogni incrostazione debitoria”.

“Bisogna dotare la Sicilia di strumenti snelli ed efficienti – sottolinea Castagna – che oltre alla distribuzione dell’acqua ad un costo equo, possano operare per la salvaguardia del territorio e la sua manutenzione così come recitano i nuovi indirizzi di economia agricola nell’ambito del contesto Europeo e dello sviluppo sostenibile che le attuali normative impongono”.

“Non è più accettabile – conclude Castagna – che interventi necessari e urgenti si perdano nei cavilli della burocrazia e nei conflitti di competenza. Terremoti, dissesto idrogeologico, cambiamenti climatici e consumo di suolo sono fattori che penalizzano la crescita dell’agricoltura. Fermo restando che da parte delle aziende agricole bisogna incentivare la stipula di polizze assicurative allo scopo di ammortizzare eventuali danni subiti causati da calamità naturali”.