A causa del peggioramento della qualità dell’acqua dell’invaso Rosamaria, dove la torbidità ha raggiunto quota 100.000 NTU (la potabilità si ha a 5 NTU, e l’ingresso nei potabilizzatori è possibile con valori inferiori a 25.000) i tecnici dell’AMAP stanno interrompendo l’approvvigionamento idrico da quell’invaso, dopo aver interrotto quello dal Poma e dallo Jato.

Lo rendono noto le autorità comunali. Non sarà possibile neanche oggi, dunque, il previsto ritorno alla normalità dell’erogazione idrica in molte zone della città.

Al fine di garantire i rifornimenti di emergenza previsti dalla legge per scuole, ospedali e caserme sarà quindi necessario una ulteriore riduzione di pressione alla rete generale.

“A questo punto – dichiara l’amministratrice unica dell’AMAP, Maria Prestigiacomo – Sara purtroppo certo che molte zone della città avranno una interruzione dell’erogazione nelle prossime ore e per non meno di 12/24 ore.”
Il sindaco ha chiesto ad AMAP, i cui tecnici stanno comunque monitorando costantemente la situazione, di “effettuare verifiche costanti sulla qualità dell’acqua in modo da poter riattivare quanto prima il prelievo da tutti gli invasi in condizioni di sicurezza per la salute dei cittadini”.

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