Il sindacato Cobas/Codir (Comitato Nazionale Lavoratori, organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa nel pubblico impiego regionale siciliano) con una lettera al presidente della 10ma Commissione permanente del Senato “Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale” ha chiesto l’audizione sul disegno di legge di iniziativa parlamentare, numero 539, presentato lo scorso febbraio e annunciato nella seduta n. 37 del 14 febbraio 2023, che tende a regolarizzare per i lavoratori che hanno svolto lavori socialmente utili – anche per decenni – le posizioni previdenziali riconoscendo loro, ai fini pensionistici, i periodi di precariato per cui non venivano, in alcun modo, versati contributi.

La richiesta del sindacato Cobas/Codir nasce per rappresentare la specificità del caso della Regione Siciliana e degli enti collegati, dove almeno 5.000 persone hanno lavorato, prima della loro stabilizzazione, dal 1988 in poi, come lavoratori socialmente utili e che, adesso, si trovano senza alcun tipo di trattamento previdenziale per lunghi periodi di prestazioni lavorative (che possono arrivare sino a 20 anni).

Le parole di Matranga e Minio

“Il Cobas/Codir, negli anni – dichiarano i segretari generali del sindacato, Dario Matranga e Marcello Minio – ha costantemente manifestato la necessità di un riconoscimento, ai fini previdenziali, da parte dello Stato, dei periodi prestati dai lavoratori in regime di precariato al fine di potere aspirare a un trattamento pensionistico che si possa definire dignitoso”.

I segretari generali del sindacato autonomo proseguono: “Dopo anni di sensibilizzazione verso la politica italiana su questa grave problematica, finalmente, in data 19 luglio 2023 – durante la seduta n. 89 del Senato – il disegno di legge presentato a febbraio scorso è stato assegnato alla 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) per il previsto esame della Commissione per poi essere portato in aula. L’attuale situazione – evidenziano Marcello Minio e Dario Matranga – di fatto vede le Istituzioni pubbliche nella veste di “evasore previdenziale” e tale situazione, finalmente, può essere sanata attraverso la previsione delle dovute misure correttive per il presente e per il passato: perciò – concludono i segretari generali del sindacato Cobas/Codir, Marcello Minio e Dario Matranga – facciamo appello alla politica italiana di impegnarsi affinché venga restituita dignità previdenziale a chi per tanti anni ha lavorato in una condizione non rispettosa della stessa Carta Costituzionale italiana”.