Il candidato a sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla, torna a parlare dei manifesti anonimi che ieri mattina hanno tappezzato il centro del capoluogo siciliano.

“Lo splendore architettonico e culturale di Palermo, le belle giornate di fine primavera e l’iniziativa regionale SeeSicily – ha sottolineato Lagalla – hanno spinto moltissimi turisti, in larga parte stranieri, a scegliere la nostra città come meta delle loro vacanze. Gli alberghi sono pieni. Per fortuna l’alto senso civico di alcuni cittadini, stanchi di semplificazioni volgari e poco credibili, sta avendo la meglio. Molti dei loschi manifesti che ‘inneggiano’ alla mafia sono stati strappati. La città sta dicendo no a chi confonde l’arte e la goliardia con la diffamazione e il danno d’immagine”.

“Amministrazione comunale avrebbe dovuto già rimuovere i manifesti”

Il candidato a sindaco continua. “Nei prossimi giorni Palermo sarà protagonista di importanti giornate di riflessione e ricordo degli eroi che hanno perso la vita per mano mafiosa, dalla rilevantissima eco mediatica. La città non può presentarsi agli occhi degli italiani e del mondo come un luogo ferito e deriso. Dico grazie a tutti coloro che stanno restituendo dignità all’immagine di Palermo e assisto basito – conclude – all’ignavia dell’amministrazione comunale che avrebbe dovuto già rimuovere completamente quei manifesti”.

I manifesti apparsi ieri

“Make mafia great again” con il logo della democrazia Cristiana che diventa “Democrazia collusa”. “Forza mafia” che richiama il logo del partito di Berlusconi. Il centro di Palermo si risveglia tappezzato di manifesti che prendono di mira il partito di Totò Cuffaro, la democrazia Cristiana Nuova, e Forza Italia.

Attacco a DC e di Forza Italia

Così qualcuno ha pensato bene di continuare a mettere benzina sul fuoco tappezzando il centro di Palermo con manifesti che riprendono i simboli della DC e di Forza Italia e accostandoli alla criminalità organizzata. La Democrazia Cristiana diventa nei manifesti “Democrazia Collusa”, Forza Italia, diventa, invece, “Forza Mafia”. I due partiti sono a sostegno della candidatura a sindaco di Palermo di Roberto Lagalla, che in questi giorni si è dovuto smarcare con difficoltà dalle polemiche.

Indagini della Digos

Sulle affissioni abusive di questi manifesti anonimi indaga la Digos che sta verificando chi ha effettuato le affissioni per risalire ai responsabili del ‘messaggio’ che è stato veicolato.

La reazione di Lagalla

​“Comprendo le esigenze di copione elettorale del candidato di quella sinistra a cui faceva riferimento quell’antimafia di facciata oggi alla sbarra. Piuttosto che prendere le distanze dai vandali che hanno imbrattato la nostra città, denunciando le volgari illazioni contenute nei manifesti, si diletta ad additarmi come male assoluto di Palermo. L’ennesima caduta di stile da parte di chi, privo di contenuti e idee, tenta di delegittimare l’avversario politico pur di ottenere un briciolo di visibilità. Chi ha affisso quei manifesti offensivi e denigratori è un mascalzone, un provocatore, un portatore sano d’ignoranza. Vergogna”. Lo ha detto il  candidato sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla. 

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