“I comuni, le aziende pubbliche e molte imprese private siciliane condannate al buio e al gelo dal governo Meloni. Dopo la bocciatura del mio emendamento per andare incontro a chi, a causa della clausola di salvaguardia vigente, dal 2023 subirà costi esorbitanti al costo dell’energia e si troverà costretto a spegnere le luci per l’impossibilità di sostenere il prezzo dell’elettricità che in Sicilia arriverà a costare anche più di 20 volte rispetto alla Lombardia”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.

L’esponente del Partito Democratico prosegue: “Tutto questo nel più assoluto silenzio della deputazione siciliana tutta e dello stesso governo di centrodestra in Sicilia guidato da Renato Schifani. Il quale si autocompiace – invece per un emendamento che prevede l’arrivo in Sicilia di 200 milioni per il cosiddetto ‘Salva Sicilia’ provenienti dal Fondo Nazionale di contrasto agli svantaggi da insularità. Ne sono lieto doppiamente: da siciliano e perché – conclude – l’emendamento approvato in commissione Bilancio porta la mia firma”.

Salva Sicilia approvato, coro di soddisfazione

Intanto è un coro di soddisfazione nella maggioranza siciliana dopo l’approvazione dell’emendamento salva Sicilia in Commissione Bilancio alla Camera dei deputati. Tutti a sottolineare l’importanza di governi del medesimo colore politico e uguali intenti fra Palermo e Roma.

“Mi associo al compiacimento del Presidente della Regione Renato Schifani circa l’emendamento approvato alla Camera dei Deputati ieri sera e, al contempo, lo ringrazio per l’impegno profuso” scrive in una nota ufficiale il Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno in merito all’autorizzazione per la Regione Siciliana, da parte del Governo di Roma, a ripianare in quote costanti, in dieci anni a decorrere dall’esercizio 2023, il disavanzo 2018 e le relative quote di disavanzo non recuperate alla data del 31 dicembre 2022. “Possiamo affermare che per la Sicilia questo è un aiuto di vitale importanza. L’allineamento dei colori che avevo auspicato, ovvero la stessa formazione politica dei governi nazionale e regionale, funziona perfettamente. Colgo l’occasione per ringraziare il Governo di Giorgia Meloni per questo e per tutto quello che farà. La Sicilia ha avuto una prima concreta risposta, insieme potremo rimettere le cose al proprio posto”, conclude il Presidente dell’Ars, l’on., Gaetano Galvagno.

“Abbiamo lavorato molto, personalmente e anche come gioco di squadra regionale e nazionale, salvando così il bilancio della Sicilia che rischiava di essere compromesso” aveva commentato rientrando a Palermo il Presidente della Regione Renato Schifani. “Andiamo avanti con determinazione nell’interesse dei siciliani. Abbiamo promesso e ci impegneremo a realizzare un progetto di riforme, sviluppo, crescita e lavoro” ha aggiunto a fine mattina il governatore.

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