Cerimonia commemorativa in via Francesco Paolo Di Blasi per ricordare Giorgio Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo ucciso dalla mafia il 21 luglio 1979. Le massime autorità civili e militari della città hanno preso parte alla commemorazione.
La questura di Palermo ha ricordato la figura del funzionario di polizia che, ancora oggi a distanza di 42 anni dalla sua scomparsa, per tante poliziotte e poliziotti è un esempio di rigore ed intransigenza nei confronti della prevaricazione mafiosa.
Il questore Leopoldo Laricchia ha deposto una corona di alloro presso il luogo dell’attentato, in via Francesco Paolo Di Blasi, alla presenza delle autorità e dei familiari del dottor Giuliano.
A seguire è stata celebrata una santa messa presso la chiesa di San Giuseppe Capasso di via Benedettini.
Il sindaco Orlando presente
“Ricordare ancora oggi, dopo 42 anni, il capo della Squadra Mobile Giorgio Boris Giuliano – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – è la conferma del fatto che Palermo è libera dal governo della mafia. Giuliano, in anni difficili in cui lo Stato non sempre è stato al fianco di uomini e donne che hanno combattuto contro il potere criminale-mafioso, è stato un grande investigatore che comprese l’importanza di seguire il denaro per risalire agli interessi di Cosa Nostra, ben prima che esistessero le leggi in grado di agevolare questo metodo investigativo. È stata la grande intuizione nella lotta a Cosa Nostra”.
Il primo cittadino ha poi concluso “Ritrovarsi nel luogo in cui è stato barbaramente assassinato per fare memoria, in giorni in cui le forze dell’ordine hanno soffocato i tentativi di riemersione della criminalità organizzata con operazioni brillanti, è un segnale importante per tutta la città”.
La cerimonia a Messina con targa ricordo
La questura di Messina ha ricordato questa mattina il primo dirigente della polizia di Stato, Giorgio Boris Giuliano, vittima di mafia.
Nel piazzale antistante l’edificio della stesa questura si è svolta la cerimonia di consegna di una targa in memoria di Giuliano. Si tratta di una lapide in marmo donata dal comitato cittadino “100 Messinesi per Messina 2MILA8” in ricordo del sacrificio del funzionario di polizia.
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