Le misure di esenzione fiscale varate dalla Regione siciliana sono indicate quale riferimento a livello europeo dall’euroBarometro 2020 sulle politiche regionali e locali presentato dal Presidente del Comitato europeo delle Regioni, Apostolos Tzitzikostas e dal Commissario europeo alla coesione e le riforme Elisa Ferreira, oggi in occasione dell’apertura della settimana delle Regioni a Bruxelles.

Il rapporto individua, tra le più significative in Europa, le misure economico-finanziarie adottate dalla Regione siciliana sul piano fiscale. In particolare, ne ha sottolineato la portata per quanto riguarda le esenzioni nei confronti dei cittadini (bollo auto, concessioni etc.) e per l’istituzione del fondo perequativo di 300 milioni di Euro in favore dei Comuni con la Legge Regionale di stabilità.

Alla seduta del Comitato europeo delle Regioni ha partecipato il Vicepresidente ed Assessore all’Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao che ha poi avuto un breve incontro a margine con il Commissario europeo Ferreira sui temi della coesione territoriale e sociale e dell’insularità, a partire dalla questione del Ponte sullo stretto di Messina.

Il Governo regionale, su proposta dell’Assessore all’economica e vicepresidente della Regione – Gaetano Armao, ha determinato con delibera i criteri e le modalità attuative della misura agevolativa di cui all’articolo 7 della legge regionale 12 maggio 2020, n 9 che prevede l’esenzione, per l’anno 2020 della tassa automobilistica per le autovetture fino a 53 kw o immatricolate entro il 31 dicembre 2010 per i proprietari con reddito non superiore ai 15.000 euro, nonché per i veicoli di proprietà delle associazioni di volontariato e di protezione civile iscritte nei rispettivi registri regionali, utilizzate ad uso esclusivo per le finalità di assistenza sociale, sanitaria, soccorso, protezione civile.

“La crisi post-pandemica – ha precisato il Vicepresidente Armao – impone di ripensare la coesione. Il programma Next Generation Europe è un’occasione storica per superare il divario Nord-Sud, ovvero il più grande fallimento dello Stato italiano. Un gap, quello che caratterizza il meridione del nostro Paese, che non ha eguali in Europa e che ci portiamo dietro da 160 anni. E’ oggi arrivato il momento di agire concretamente in quanto non ci sarà una nuova possibilità. Le proposte che il Governo Musumeci sta elaborando si muovono su questa linea”