Sul piede di guerra ordine dei giornalisti e sindacati per l’incarico di portavoce assegnato dal sindaco di Montelepre Giuseppe Terranova nei giorni scorsi. La questione ruota tutta attorno al fatto che l’incarico è stato assegnato ad una persone che non è iscritta all’ordine dei giornalisti. Con il decreto appena sottoscritto si procede “ad incaricare un professionista esterno all’amministrazione per lo svolgimento dell’attività di portavoce al fine di migliorare l’attività di comunicazione e di informazione nei confronti della cittadinanza, affidandolo alla dottoressa Vittoria Adriana Abbenante, in possesso di professionalità ed esperienza in materia di comunicazione”.
La presunta violazione
La persona incaricata non risulterebbe iscritta all’ordine dei giornalisti. Infatti, nell’affidamento dell’incarico il sindaco cita l’articolo 9, comma 2 della legge regionale n. 5/2021 per il quale “non risulta più necessario tra i requisiti che deve possedere il portavoce l’iscrizione all’albo dei giornalisti”. I sindacati di Assostampa e Gus Sicilia contestano questo passaggio: “Il sindaco dimentica, però, – si legge nella nota congiunta sottoscritta dal presidente regionale del ‘Gruppo Uffici Stampa’ Vito Orlando e dal segretario provinciale di Palermo dell’Assostampa Giuseppe Rizzuto – che il governo nazionale, con la delibera del Consiglio dei Ministri del 15 aprile 2021, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte Costituzionale dell’articolo 9 della legge regionale n. 5 del 2021. Appare quindi poco accorto, nelle more della decisione della Consulta, che ha già discusso il ricorso lo scorso 25 gennaio, continuare a utilizzare tale artifizio per nominare come portavoce dei sindaci, soggetti non iscritti all’Ordine dei giornalisti. Fatto che potrebbe comportare l’intervento della Corte dei Conti, configurando l’ipotesi di danno erariale, cui può rispondere direttamente l’amministratore. Il sindaco cita anche la norma che consente che, per esigenze cui non è possibile far fronte con personale in servizio, si possa ricorrere, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, all’attività di esperti di particolare e comprovata specializzazione”.
Oggettiva valutazione del curriculum
La natura fiduciaria del rapporto contrattuale che si instaura con il portavoce, tuttavia, non esime la pubblica amministrazione datrice di lavoro “da una oggettiva valutazione del curriculum vitae del soggetto preso in considerazione, anche al fine di collocare nell’ambito della ‘macchina amministrativa’ collaboratori in osservanza del fondamentale principio di trasparenza che deve connotare l’attività dell’Amministrazione”. Questo passaggio citato è un pronunciamento della Corte dei Conti.
Equo compenso a farsi benedire
“Ma il sindaco – sottolineano Orlando e Rizzuto – fa di più: individua la forma di rapporto più rispondente e conveniente per l’amministrazione che sarebbe quella del rapporto di prestazione d’opera intellettuale professionale autonoma, per un compenso di ben 416 euro al mese, ma lordo e omnicomprensivo, con tanti saluti all’equo compenso. Eppure lui stesso richiama la norma per la quale il portavoce, non può, per tutta la durata del relativo incarico, esercitare attività nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e, nemmeno, delle relazioni pubbliche. Siamo certi comunque che dal Comune di Montelepre non uscirà alcun comunicato stampa, visto che la divulgazione da parte di un ente pubblico, di comunicati stampa anonimi, ovvero privi della firma del loro redattore, o siglati da un non giornalista, potrebbe configurare il reato di esercizio abusivo della professione (art. 348 codice pen.) qualora l’estensore non sia iscritto all’Ordine”.
L’ordine: “Invenzioni amministrative”
Per tutta questa serie di motivi il sindaco Terranova, secondo Orlando e Rizzuto, farebbe bene a ritirare in autotutela il provvedimento. “Si tratta di un nuovo caso in cui viene calpestata la professione a dispetto di norme chiare – dice il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Roberto Gueli – non è possibile tollerare oltremodo invenzioni amministrative da parte di sindaci che agiscono in modo a dir poco superficiale. Interverrò personalmente con il sindaco di Montelepre perché ritiri l’atto amministrativo”. Assostampa Sicilia segnalerà la vicenda di Montelepre all’assessore regionale alle Autonomie locali Marco Zambuto.
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