l'intervista a Repubblica

La mossa di Miccichè, “Sindaco di Palermo? Forse in campo pure io”

“Per il Comune di Palermo ci sono anche io”. Il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché non lo dice chiaramente ma solo alla fine di un’intervista pubblicata oggi da Repubblica Palermo. E precisa subito: “Non so neanche se mi va… Il quadro è in evoluzione, bisogna aspettare”, taglia corto, vista l’incertezza del perimetro delle coalizioni. Ma intanto il suo nome per le Comunali 2022 è in campo.

Ieri la frenata su Musumeci, oggi conferma

Ieri nella tradizionale cerimonia del ventaglio all’Ars, Miccichè aveva frenato sulla ricandidatura del presidente della Regione Nello Musumeci: “Troppo presto per parlarne ora”, visti anche gli equilibri interni a Forza Italia e alla coalizione di centrodestra.

Allo Spasimo sembrava sostenere il Musumeci-bis. Oggi ha cambiato idea?: “Per me sarebbe naturale. Non capisco – risponde Miccichè – perché Musumeci abbia avuto questa esigenza di doverla riproporre ora: è probabile che ci sia qualche problema. Ma non mi occupo di questo: lavoro di più sul candidato a Palermo”.

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Il toto-nomi

E non appena si parla di nomi il presidente dell’Ars frena: “C’è una coalizione, non decido io. In Forza Italia ce ne sono tanti”. Ad esempio? – chiede il cronista di Repubblica – “Io. Non posso? Non so nemmeno se lo voglio fare, ma ci sono. Oppure Giulio Tantillo, una persona di grande capacità. Abbiamo persone adatte. Né io né Tantillo, però, facciamo i manifesti”.

E la coalizione quale sarà?

“Bella domanda. Con Francesco Scoma (passato a Italia Viva, ndr) ho una grande amicizia. Ma dovrei rinunciare a una candidatura di Forza Italia per darla a uno che ne è uscito? Per me l’unico Grande centro è Forza Italia. Poi non ho capito se Tamajo e D’Agostino sono ancora in Italia Viva. Insomma: chi c’è nel Grande centro? L’Udc è certamente una forza con cui allearsi, ma poi?”.

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E a destra? “Meloni che non entra nel governo Draghi fa una scelta occasionale o costruisce un’alleanza? Non siamo in condizione di capirlo, ora. È un momento di novità. Bisognerà capire come finirà il Recovery: alcuni partiti nazionali hanno deciso di non dare una mano alla Sicilia e questo ha refluenze. Mi riferisco anche alla Lega. Se qualcuno lavora per toglierci soldi io posso chiedere alla gente di votarci con quelli che ci impoveriscono?”.

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