In poco meno di un mese muore a causa di una setticemia, eppure sembrava un banale mal di denti. La Procura di Palermo indaga su un presunto caso di malasanità avvenuto all’ospedale Villa Sofia di Palermo. A perdere la vita un palermitano di 46 anni, dimesso con delle prescrizioni di farmaci. In realtà, secondo i familiari, l’uomo era già in setticemia e i medici non se ne sarebbero accorti.

Il decorso clinico

Secondo al ricostruzione fatta dal quotidiano “La Repubblica”, la vittima si chiama Francesco Santoro. Il 17 marzo era iniziato il suo calvario con una prima visita dal medico curante e 5 giorni dopo la visita all’ospedale Villa Sofia di Palermo. L’uomo accusava dolori alla mascella. Stando alla ricostruzione dei fatti ci fu la visita di uno specialista di Odontostomatologia. Il 46enne dimesso con una prescrizione di farmaci. Due giorni dopo però in un centro dialisi, dove Santoro si era recato per altra visita, ci si accorse di valori anomali e di una probabile setticemia in corso.

Il ricovero e la morte

Il 24 marzo avvenne il ricovero in codice giallo e dal giorno il 46enne non uscì più. Lo scorso 7 aprile muore per una setticemia, sulla base della cartella clinica. La famiglia della vittima chiede chiarezza con l’esposto, convinta che ci sia stata una negligenza medica. Sempre secondo quanto riporta “La Repubblica” l’azienda Villa Sofia avrebbe avviato le attività di verifica interna per capire quanto accaduto.

La recente assoluzione

Di casi di malasanità ne sono stati denunciati diversi nel palermitano. Di recente alcuni medici proprio del Villa Sofia assolti dall’accusa di omicidio colposo nei confronti di una pensionata morta dopo un intervento chirurgico. La paziente Giovanna Mesia, pensionata di 68 anni, morì dopo due mesi dall’intervento per una frattura alla tibia con innesto di una placca il giorno dell’Epifania del 2015 nel reparto di rianimazione. Dopo l’intervento la gamba non guariva e la signora era tornata al pronto soccorso. Da qui il ricovero nel reparto di chirurgia plastica per un innesto cutaneo, la diagnosi di setticemia, l’aggravamento e la morte.

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