Si infittisce il mistero su “Muoversi a Palermo“, l’app sviluppata da Sispi in collaborazione con Amat e nata per geolocalizzare i bus in servizio nel capoluogo siciliano. Ad una settimana dal rilascio del programma per Android e nel giorno della pubblicazione sui dispositivi Apple, l’applicazione risulta ancora in fase sperimentale e priva di quasi tutte le sue funzionalità. Sono poche le linee attualmente dotate di tracciamento (alcune di queste si basano su stime e non su dati in tempo reale, come nel caso odierno della linea 731), mentre per altre i dati risultano ancora “non disponibili”. Fra queste, le tratte che interessano il centro città (101, 102 ed affini). Ad oggi, non si conoscono i tempi di fixing (ottimizzazione) dell’app. Fatto su cui il gruppo consiliare del M5S ha presentato oggi un’interrogazione al sindaco Roberto Lagalla.

“Muoversi a Palermo”, presentata interrogazione al sindaco

In una nota sottoscritta nella giornata odierna, i consiglieri Antonino Randazzo, Concetta Amella e Giuseppe Miceli chiedono chiarimenti in merito allo stato dell’arte dell’applicazione. “Si chiede di conoscere la durata prevista per la fase sperimentale, per l’App “Muoversi per Palermo”, ad oggi non funzionante, come e quando si intende far funzionare l’applicazione e quando sarà effettivamente validata“. Un quesito quale gli esponenti pentastellati auspicano numi sui costi del programma, finanziato con fondi PO-FESR 2014-20, e sull’eventuale coinvolgimento di “soggetti privati, oltre le società partecipate di Amat e Sispi, che hanno collaborato allo sviluppo di questa applicazione, quali sono le aziende coinvolte e l’eventuale corrispettivo versato dal versato dal Comune di Palermo e/o dalle società partecipate coinvolte in questo progetto”.

La user experience

Al di là delle vicissitudini che hanno portato all’uscita dell’app, la stessa è totalmente gratuita, anche se al momento si trova “in fase sperimentale”. Il software, su cui sta lavorando Sispi in collaborazione con Amat e con l’azienda AlmavivA, si trova al momento alla versione 1.2.1, privo di numerose funzionalità. Fra queste la geolocalizzazione in tempo reale degli autobus e i relativi tempi di percorrenza. Un fatto che sorprende visto che, secondo quanto espresso in conferenza stampa, il progetto doveva riguardare in una prima fase l’area del centro città.

Con riguardo all’user experience, abbiamo condotto un test per verificare l’efficacia di quanto proposto dall’app “Muoversi a Palermo”, facendo salire un utente al day one sulla linea 721. Secondo quanto verificato, l’app sembra funzionare con un sistema di geolocalizzazione a fermate (un po’ come accade per il servizio metro in Europa), che si va aggiornando ogni qual volta il bus si ferma per far salire o scendere l’utenza. Sull’applicazione, è possibile consultare in tempo reale i tempi di percorrenza, con l’indicazione di eventuali anticipi o ritardi rispetto alla tabella di marcia, ma anche informazioni di vario genere, come ad esempio il numero del mezzo o il tracciato che percorrerà.

Sull’app, è possibile anche programmare gli spostamenti in funzione della destinazione finale dell’utente, con l’indicazione dei mezzi da prendere e a quale orario farlo. Chiaramente, vista l’indisponibilità della percorrenza in tempo reale della gran parte dei bus a disposizione, al momento tale calcolo viene effettuato sulla base di stime e di quelli che sono gli orari programmati in calendario dall’azienda. C’è poi una sezione, che si appoggia sulle mappe di Google Maps, nella quale vengono indicate tutte le varie fermate della città e gli autobus che si fermano in quella data stazione. Ma, anche in questo caso, senza un dato aggiornato, è impossibile determinare l’orario preciso a cui passerà il mezzo, facendo venire meno al momento il senso dell’app.

“Muoversi a Palermo”: un app nata prematura

Più che di una versione beta, quella attualmente “messa a terra” dai tecnici sembra quasi una pre-alfa. In gergo informatico infatti, per beta-testing si intende una versione di un software non definitiva, ma già testata dagli esperti, che viene messa a disposizione di un numero maggiore di utenti al fine di fare emergere eventuali malfunzionamenti. Eppure, il 21 aprile 2023, l’Amministrazione Comunale aveva tracciato tempi ben definiti. “La app “Muoversi a Palermo” sarà disponibile gratuitamente per l’utenza dal prossimo 10 maggio sugli store Apple ed Android”, si legge nel comunicato inviato alle ore 15:35 di quel giorno dall’Ufficio Stampa del Comune di Palermo. Una nota nella quale si legge inoltre che “il nuovo sistema di monitoraggio automatico dei veicoli che copre oltre 280 degli autobus a disposizione di AMAT che parte oggi in esercizio (21 aprile n.d.r.) con un periodo sperimentale di tre settimane“.

Delle due l’una: o la data era quella ma per motivi tecnici ci vorrà più tempo del previsto (fatto oggettivamente ricorrente quando si sviluppa un nuovo software) oppure c’è stato un errore di comunicazione fra tutti i soggetti coinvolti. In quest’ultima ipotesi però, sorge il dubbio del perchè ci siano volute quasi tre settimane per accorgersi dell’indicazione sbagliata, nonostante i numerosi articoli usciti sull’argomento, con particolare riferimento a quelli pubblicati in precedenza al day one previsto del 10 maggio.