E’ on line su www.progettolegalita.it, il sito della Fondazione Progetto Legalità Onlus, una piattaforma per mappare e diffondere il lavoro delle sartorie sociali che promuovono inclusione sociale ed economia circolare.

“Abbiamo imparato molto dal progetto portato avanti con la Sartoria di Palermo e vogliamo contribuire a raccontare un modello di intervento innovativo dove trovano una seconda occasione le persone e i tessuti, qui come in altre realtà in tutta Italia. Li abbiamo messi su una mappa on line e a Palermo, per esempio, c’è anche Lab Zen 2 con borse e patchwork” dice Leonardo Agueci , presidente della Fondazione Progetto Legalità onlus che, insieme a Giovanna Nozzetti , presidente Anm Palermo e ad altri colleghi magistrati, ha scelto alcuni dei regali di Natale nella sede della sartoria, bene confiscato alla mafia in Via Alfredo Casella 22, per dare un ulteriore sostegno concreto alla cooperativa, e dando il loro per l’acquisto di una stampante per tessuti.

“Abbiamo bisogno di altri 3000 euro per dotare la sartoria di un’attrezzatura speciale, che – spiega Rosalba Romano , ispiratrice della sartoria – permetterà di produrre per i nostri utenti e formare i nostri utenti e fornire occasione di formazione all’uso ai ragazzi dell’Accademia di Belle arti di Palermo, altro partner con il consorzio Arca, del progetto finanziato da Fondazione con il Sud, sulla progettazione grafica e sulle mansioni di stampa, permettendo loro di sviluppare nuove competenze autoimprenditoriali per inserirsi nella società”.

Per scoprire la sartoria più vicina basta clickare qui.

Solo in Sicilia, grazie a una ricerca condotta con Claudia Coco e Morena Trovato e la cattedra di geografia visuale dell’università di Catania, con il prof Giovanni Petino, ce n’è sette, quasi la metà di quelle già censite. La piattaforma è aperta, gratuitamente, a tutte le sartorie sociali, non ancora su mappa, che volessero approfittarne.

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