I carabinieri con il supporto dello squadrone eliportato cacciatori “Sicilia”, nel corso di un controllo, hanno denunciato tre 87enni (coniugi e fratello della donna) di Mezzojuso (in provincia di Palermo), accusati a vario titolo in concorso tra loro, di detenzione abusiva di armi, omessa custodia di armi, detenzione di parti di esemplari appartenenti a specie protette.

Nel corso di una perquisizione nell’abitazione e in un deposito attiguo i miliari hanno trovato diverse armi e munizioni: una pistola calibro 22 “eig-derringer”, 4 chili e mezzo di polvere da sparo, una palla di cannone, quattro coltelli, varie parti di armi, attrezzatura per il ricaricamento e confezionamento di munizioni e quasi mille fra bossoli e cartucce.

Sotto il cuscino della stanza da letto inoltre è stata trovata anche una revolver calibro 38 special “smith&wesson”.
Tutto era detenuto illegalmente e pertanto posto sotto sequestro.

L’anziana e il fratello sono stati denunciati anche per abbandono di persone incapaci, poiché i militari trovavano il marito, costretto a letto, in pessime condizioni igienico-sanitarie.

Ma non si tratta dell’unico arsenale ‘casalingo’ scoperto in questi giorni.
Il 18 settembre c’è stato un nuovo blitz degli agenti della Squadra mobile di Siracusa a Lentini, in contrada Gualdara, dove, sono stati trovati armi e droga nella disponibilità di Alfio Amenta, 37 anni, arrestato.
Nella nuova perquisizione, gli inquirenti hanno rinvenuto una pistola mitragliatrice tipo Skorpio, un revolver calibro 22, tre pistole semiautomatiche, una tanfoglio ed una Sg 9×21 e una 7.65, per un totale 6 armi, di cui una con matricola abrasa, un ingente quantitativo di munizioni, nascoste in auto e muretti presenti nel fondo, dove si trova un casolare, per un totale di 1074 cartucce. Tutto quanto è stato posto sotto sequestro dalla polizia e trasferito nei laboratori della Scientifica per gli accertamenti balistici. Le indagini, coordinate dai magistrati della Procura di Siracusa, sono concentrate sul ruolo di Amenta: agli inquirenti preme verificare se è legato a qualche organizzazione criminale che avrebbe trovato in lui il custode per il proprio arsenale.

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