La “Natività” di Caravaggio in giro per i più importanti rally d’Italia. Da Palermo la singolare iniziativa che mette insieme il mondo dello sport, dei motori in particolare, e la cultura. Sul tetto di una Volkswagen Golf Gti del 1981 campeggerà la foto del quadro di Caravaggio, l’opera trafugata nel 1969 dall’oratorio di San Lorenzo di Palermo. La “Natività”, il cui valore di mercato si aggirerebbe oggi intorno ai 20 milioni di dollari secondo l’Fbi, è inserita nella lista mondiale dei dieci capolavori rubati più importanti. L’idea è promossa dall’associazione no profit Extroart, che opera a favore della tutela del patrimonio culturale, e patrocinata dall’università.

L’equipaggio che girerà per l’Italia

L’equipaggio che porterà in giro per l’Italia l’immagine della “Natività” è formato da Alfredo Gippetto (ingegnere meccanico e pilota per passione, vincitore del Trofeo Rally di zona 2020, vicecampione italiano 2021 Gruppo 2 1.6 terzo raggruppamento e primo di classe all’edizione 2021 del Rally Costa Smeralda) e dall’attore palermitano Rosario Terranova, che in questo caso si cimenterà nei panni di navigatore. Oltre al Targa Florio, tra gli altri rally storici ai quali parteciperà la coppia di piloti, ci sono il Costa Smeralda e il Sanremo.

Il supporto dell’università di Palermo

“L’università di Palermo supporta questa iniziativa che porta sul tetto di questa macchina un’immagine iconica. È un modo di sensibilizzare le persone, molte delle quali non conoscono l’opera, e ricordare il tema delle opere trafugate che in Italia non è meno importante di altri reati come il traffico di droga”, afferma il rettore dell’ateneo palermitano Massimo Midiri.

L’obiettivo è far conoscere qualsiasi forma di arte

Extroart ha già realizzato iniziative in Italia e all’estero, finalizzate a dare a ogni reperto archeologico (sia marino che terrestre) e a tutte quelle opere d’arte trafugate nel nostro territorio, la possibilità di essere riconosciute, ritrovate e ricollocate nella loro sua giusta sede d’origine. Tutto questo grazie alla diffusione sempre più capillare delle riproduzioni fotografiche delle opere d’arte.

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