Nessun contrasto sulla sanità, qualsiasi scelta sui commissari sarà basata sulle competenze. A stoppare le voci è il commissario in Sicilia di Forza Italia, Marcello Caruso, dopo le indiscrezioni delle scorse ore.

Le parole di Caruso

“Leggo con stupore sulla stampa odierna di presunti disaccordi all’interno della maggioranza in merito alle nomine dei vertici delle aziende sanitarie siciliane. Sono stupito perché dell’argomento non si è nemmeno discusso ieri nel corso dell’incontro fra i segretari dei partiti di maggioranza e perché per sua natura e per scelta politica del Presidente della Regione questo argomento è fra quelli dove gli unici criteri di riferimento sono quelli della competenza e dell’esperienza in un settore chiave per la vita dei siciliani. Su questi criteri si baserà la scelta del Presidente e della Giunta, nei tempi già stabiliti e cioè entro al fine di ottobre. E’ un tema su cui il Presidente Schifani ha preso precisi impegni con gli elettori che intende rispettare mantenendoli al centro della sua agenda politica e amministrativa.

L’incontro

Nell’incontro, dice Caruso, non si sarebbe parlato di sanità: “Nel corso dell’incontro di ieri, né il primo né l’ultimo fra i partiti che sostengono il Governo regionale, sono stati tanti i temi sul tappeto, soprattutto in vista della ripresa dell’attività parlamentare all’ARS, dove arriveranno tante riforme importanti e tanti provvedimenti utili per il rilancio dell’economia nella nostra isola, fra tutti il tema dei rifiuti e del rilancio dei termovalorizzatori, la riforma dei Consorzi di bonifica, la prossima legge finanziaria e ovviamente il rilancio degli enti intermedi in vista del ritorno dell’elezione diretta dei Presidenti delle Province. Come è normale che sia all’interno di una coalizione, su questi temi vi è stato un dibattito ed un confronto fra idee e proposte che arriveranno a sintesi grazie al lavoro del Governo regionale, del Presidente e dei suoi Assessori. Certamente però, nessuna divisione su un tema come quello delle nomine nella Sanità, cui non si è nemmeno fatto accenno.”

Il confronto

Due ore di confronto tra i leader del centrodestra e poi il rinvio alla prossima settimana dei temi più complicati. Una intesa è stata raggiunta solo sulle nomine, imminenti, dei sei commissari delle ex Province e per quelli dei consorzi universitari. Sui manager della sanità, invece, tutto è ancora in alto mare.

L’incontro a cui hanno preso parte segretari di partito e capigruppo dell’Ars si è trasformato in una elencazione dei problemi da risolvere da qui a fine mese. Nulla di più.

In questa chiave il primo nodo da sciogliere sarà la scelta dei manager di Asp e ospedali: si è appena accennato al problema principale, cioè la presenza di due elenchi di papabili (i “maggiormente idonei” e i semplicemente idonei) frutto della selezione terminata a fine luglio.

Tuttavia, nessuna decisione è stata presa su come procedere malgrado in piena estate l’Mpa e la Lega abbiano ottenuto garanzie sul fatto che anche dall’elenco della seconda fascia si potrà attingere.

Tema scottante

Il tema è estremamente scottante. Marcello Caruso, leader forzista e uomo ombra di Schifani, ha rinviato il confronto. Non una questione banale, e si è capito. Attualmente, il nuovo Piano del governo Schifani in materia di sanità, è ancora in gestazione negli uffici dell’assessorato alla Salute dopo il via libera all’altro Piano, quello sull’abbattimento delle liste d’attesa battezzato giorni fa dal direttore della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino. Schifani nel vertice ha chiesto un’accelerazione sulle nomine, e questo perché qualcuno, governatore in primis, teme tempi di attesa lunghi e troppi dubbi.

Tempi lunghi?

I tempi rischiano di essere lungi, come si legge sul Giornale di Sicilia. Non si parla solo delle nomine dei manager, ma anche di quello che sarà il nuovo piano sanitario della Regione.

Ci sarà un tavolo tecnico multidisciplinare di 12 componenti – destinatario della missiva – istituito ad hoc e convocato per la riunione di insediamento il 7 settembre. L’idea di base, spiega Iacolino, è di “rivedere il modello gestionale dei nosocomi dell’Isola, per ridurre gli sprechi e potenziare la disponibilità di uomini e mezzi – come previsto dall’agenda Schifani «e, di conseguenza, aumentare qualità e quantità dell’offerta sanitaria attraverso soluzioni innovative integrate, come più volte auspicato dal ministero dell’Interno per tutte le regioni”.

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