“Va riconosciuto il diritto all’insegnamento alle operatrici che lavorano nella scuola dell’infanzia e negli asili nido di Palermo. Non si può imporre alle maestre e alle educatrici un metodo che è una mera vetrina mediatica, scevra da ogni contatto diretto con i bambini e famiglie”.
A dirlo Luigi D’Agostino, vice segretario aziendale della Cisl Fp Palermo Trapani al Comune di Palermo, che ha scritto una nota ai vertici comunali sollecitando il riconoscimento del lavoro svolto dalle dipendenti.
“L’amministrazione cittadina – spiega D’Agostino – ha indicato come metodologie di insegnamento una piattaforma Meet che prevede video conferenze eccessivamente dilazionate nel tempo e la pubblicazione di video tutorial sul portale Scuola del Comune, che in automatico si caricano su Youtube. Alle insegnanti e alle educatrici si chiede dunque di firmare una liberatoria per rendere pubblica la propria immagine e chiaramente non tutte, per ovvi motivi di privacy, sono disposte a dare il loro consenso”.
La Cisl Fp sottolinea come le operatrici sin dai giorni successivi alla chiusura delle scuole si siano attivate per tenersi in contatto con gli alunni, attraverso i genitori, tramite le piattaforme più comuni di condivisione. “Il lavoro è continuato secondo metodologie didattiche più appropriate per i bambini, soprattutto in considerazione della loro età, che richiede uno scambio e un approccio diverso dal tutorial freddo e asettico imposto dai vertici del Comune”.
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