I giudici del Tar di Palermo hanno respinto il ricorso di un lavoratore socialmente utile di 25 anni che si era opposto al provvedimento del Comune di Corleone di non inserirlo nel piano di stabilizzazione.

Le delibere dell’amministrazione Nicolosi

L’amministrazione comunale guidata da Nicolò Nicolosi con alcune delibere alla luce del bilancio comunale era stata costretta a rivedere i piani di stabilizzazione dei precari. Uno degli esclusi G.M.D. si è opposto all’esclusione e si era rivolto ai giudici amministrativi per chiedere l’annullamento delle delibere comunali.

Non c’è la sostenibilità economica

Il sindaco assistito dall’avvocato Girolamo Rubino ha sostenuto che non grava sul Comune di Corleone alcun obbligo, ma solo la facoltà di prevedere la stabilizzazione dei Lsu ancora precari, e in secondo luogo, che qualunque processo di stabilizzazione o di assunzione di nuovi dipendenti comunali deve essere preceduto da un attenta valutazione della sua sostenibilità economica, per cui, nel caso in oggetto, tale processo resta condizionato alla situazione finanziaria del Comune di Corleone, la quale non avrebbe permesso, nei prossimi anni, un ulteriore aggravio della spesa per il personale in servizio.

I giudici del Tar hanno accolto le argomentazioni del Comune e ritenute legittime le delibere.

Precedenti su Lsu da altri tribunali del Lavoro per vicende diverse

Le vicende degli Lsu e delle loro stabilizzazioni sono alterne. Ci sono precedenti pronunciamenti anche di tribunali del lavoro come accaduto a Mazara del vallo dove alcuni lavoratori avevano intentato una causa in virtù dei continui rinnovi a cui erano soggetti i loro contratti.

“Non c’è stato alcun atto discriminatorio o ritorsivo contro i dipendenti precari da parte del Comune di Mazara del Vallo e dell’amministrazione guidata dall’allora sindacoNicola Cristaldi. La richiesta di firmare un documento con il quali i lavoratori si impegnavano a non intraprendere azioni civili per risarcimento danni per il continuo ricorso ai contratti a tempo determinato riguardava, infatti, tutti gli ex Lsu” aveva stabilito un tribunale nel 2020 in un’altra vicenda