I medici devo dare seguito al loro credo professionale e non devono quindi dar adito a nessun tipo di dubbio sulla “fede” nella scienza. È questo in buona sostanza il leitmotiv dell’Omceo, l’ordine siciliano dei medici chirurghi e degli odontoiatri. In pratica i presidenti degli ordini dei medici di tutta le province siciliane hanno sottoscritto un documento in cui si condannano possibili messaggi poco chiari da parte di chi fa questa professione e al contrario dovrebbe essere d’esempio in un momento storico in cui emergono i no vax o no pass.

Un ruolo che deve essere identitario

“Il ruolo sociale della professione medica – si legge nel documento dai presidenti degli ordini provinciali Toti Amato (Palermo), Vito Ignazio Barraco  (Trapani), Giacomo Caudo (Messina), Giovanni D’Ippolito (Caltanissetta), Anselmo Madeddu (Siracusa), Renato Mancuso (Enna), Igo La Mantia (Catania), Santo Pitruzzella (Agrigento) e Carlo Vitali (Ragusa) – è parte integrante dell’identità di ciascun professionista. Dai tempi di Ippocrate, curare bene, sicurezza e serenità sociale sono i tre grandi valori della professione che devono concretizzarsi in una comunicazione univoca perché non ci siano dubbi sulla necessità di completare il processo di immunizzazione della collettività”.

No a “messaggi inconciliabili”

Secondo i presidenti degli ordini dei medici provinciali sono considerate legittime tutte le opinioni: “Legittima – scrivono – la presenza nei dibattiti dei social, ma quando lo scontro tra no-vax, no-pass e chi è disponibile alla vaccinazione diventa ideologico, messaggi inconciliabili con la scienza rischiano di avere conseguenze molto gravi. Il pericolo è di soffiare sulle anime più deboli dei negazionisti e di alimentare quelle chat diventate oggi il terreno fertile per l’organizzazione di proteste anti-covid in cui irrompono messaggi di violenza”.

Oltre le considerazioni personali

“Il mondo medico – conclude la lettera – è una grande rete di salute, ma anche una grande rete sociale che porta con sè tutto il peso, l’autorevolezza e il rigore delle sue informazioni, al di là delle considerazioni personali. Ed è questo il profilo che chiediamo a tutti i colleghi”.

 

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