È la Fiom ad preoccupazione per la qualità della vita lavorativa all’interno dello stabilimento Omer  di Carini a causa del eccessivo ricorso allo straordinario e ai lavoratori in somministrazione. Secondo il sindacato il ricorso allo straordinario ha ormai assunto carattere strumentale. “Da tempo abbiamo sollevato il problema all’azienda, segnalando la questione e chiedendo le verifiche previste da contratto. – dichiara Francesco Foti della Fiom di Palermo – Ma la situazione continua a non mutare e i lavoratori sono sottoposti a ritmi non più sostenibili”.

La Fiom ha chiesto un ulteriore incontro per affrontare in via definitiva il problema anche in considerazione
del concomitante utilizzo di lavoratori in somministrazione per i quali non viene data regolare informativa
al sindacato. “In questi casi il problema è che gli organici sono insufficienti e la soluzione non può che
essere il procedere con le assunzioni. Quando il ricorso allo straordinario non è occasionale – continua Foti
– l’unica strada è aumentare la forza lavoro. Per questo chiederemo nuove assunzioni, partendo dalla
stabilizzazione di coloro che hanno già un rapporto di lavoro con l’azienda.”

Secondo Andrea Gattuso, segretario generale di Nidil Cgil Palermo, i lavoratori somministrati a tempo indeterminato vengono utilizzati dall’azienda per l’ordinaria gestione della produzione, diventando l’anello debole della catena produttiva, da sacrificare al primo momento di difficoltà.  “A maggior ragione – dichiara – se assunti a tempo indeterminato, devono essere chiamati in causa non solo per sopperire alle difficoltà organizzative del ciclo produttivo, ma avere piena partecipazione alla vita dell’azienda.” “In tutte le aziende – continuano Foti e Gattuso – Fiom e Nidil sono impegnate a porta avanti una contrattazione inclusiva per tutelare ed estendere i diritti dei lavoratori al di là della tipologia contrattuale applicata.”

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