“Voglio chiarire che ho consegnato 100 mila euro in contanti per l’omicidio di mia zia. Erano soldi che avevo messo da parte per comprare un appartamento. Sono davvero pentita per avere dissipato questa somma di denaro in questo modo. Sono pentita per tutto quello che ho fatto e voglio un supporto psicologico perché so che passerò il resto della mia vita in carcere”.

E’ stato un interrogatorio drammatico di Maria Francesca Castronovo, 39 anni, la donna accusato di aver organizzato l’omicidio della zia Maria Angela Corona, 47 anni.

La donna è stata trasportata in ambulanza nel tribunale di Termini Imerese per l’interrogatorio di garanzia. Assistita dall’avvocato Maria Francesca D’Amico ha risposto alle domande del gip Angela Lo Piparo spesso tra le lacrime.

“Ha ammesso tutte le responsabilità e si è detto pentita per quanto ha organizzato – ha detto l’avvocato – Ha solo voluto puntualizzare quanto ha versato per fare compiere l’omicidio”.

Dopo l’interrogatorio la donna è stata portata di nuovo all’ospedale Civico di Palermo al centro grandi ustioni dove si trova ricoverata per le ustioni alle gambe. Gli interrogatori stanno proseguendo con Guy Morel Diehi, 22 anni, Toumani Soukouna maliano di 28 anni.

I due migranti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Guy Morel Diehi, 22 anni e Toumani Soukouna maliano di 28 anni accusati di essere gli esecutori dell’omicidio di Angela Maria Corona, la donna di 47 anni, uccisa il 14 aprile a Bagheria in casa del nonno in via San Fratello.

Ad organizzare l’assassinio la nipote Maria Francesca Castronovo, 39 anni, che voleva uccidere la zia, come ha raccontato ai carabinieri, per i maltrattamenti e angherie subite in tanti anni. I due, accusati di essere i sicari, sono difesi dagli avvocati Michelangelo Zito e Gabriele Lipani.

 

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