Si è aperto ieri il processo per l’omicidio di Piera Napoli, la cantante neomelodica palermitana il cui unico imputato è il marito Salvatore Baglione. Si è scelto di utilizzare l’aula bunker di Palermo per la sua ampiezza in quanto si presume la grande partecipazione alle varie udienze che si svolgeranno nei mesi a venire. Ad essersi costituiti parte civile i tre figli della coppia, rappresentati dall’avvocato Laura Terrasi, il padre, la madre e le sorelle della vittima, assistiti dagli avvocati Umberto Seminara e Ines Trapani, e quattro associazioni antiviolenza. Prossima udienza fissata al 21 settembre, quando il giudice, Sergio Gulotta, scioglierà la riserve sull’ammissione delle parti civili.

Il fatto di sangue il 7 febbraio scorso

Piera Napoli, 32 anni, su uccisa il 7 febbraio con decine di coltellate nella sua casa di Cruillas in via Vanvitelli. Il marito dopo l’omicidio si era consegnato ai carabinieri della caserma Uditore confessando il delitto.

Un delitto efferato, la donna uccida con decine di coltellate

L’imputato aveva aggredito la moglie ferocemente mentre era seduta sul water. Un delitto efferato con decine di coltellate. E’ quanto è emerso nel corso dell’autopsia eseguita all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo sul corpo martoriato di Piera Napoli. L’esame è stato eseguito dalla dottoressa Antonella Argo. La donna, come emerso dall’esame, avrebbe cercato inutilmente e in tutti i modi a difendersi, ma sono state decine le coltellate inferte in modo efferato. Nonostante i primi tentativi di reagire la vittima non ha avuto scampo ed è stata uccisa mentre si trovava nel water con un coltello che il marito si era portato dal lavoro.

Il post macabro su facebook

Baglione lavorava nel settore della macellazione e trasportava carni. Piera Napoli ha cercato di lottare, ma i colpi letali sono stati diversi. Un delitto crudele ed efferato che confermerebbe l’ipotesi, sostenuta dal giudice e dalla Procura, di un gesto premeditato e volontario e non un raptus come ha sempre afferma il marito. Poco dopo sul profilo Facebook di Baglione era comparso un macabro post: una foto di Robert De Niro accompagnato dalla frase: “Il rispetto, gran bella parola… Peccato che non tutti ne conoscano il significato”.

 

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