Un operaio dell’azienda foreste della Regione siciliana di 57 anni è caduto da un albero nella zona di Monte Pellegrino in via Bonanno a Palermo. Le sue condizioni sono molto gravi.

E’ stato intubato dai sanitari del 118 e portato al pronto soccorso di Villa Sofia. Le indagini su questo infortunio sul lavoro sono condotte dai carabinieri e dai tecnici dell’Asp.

E’ un operaio dell’azienda foreste della Regione Siciliana il palermitano di 57 anni rimasto coinvolto nell’incidente sul lavoro a Monte Pellegrino a Palermo. Insieme ai colleghi stava lavorando su alcuni alberi quando l’uomo è caduto in una scarpata sbattendo la testa e procurandosi diverse fratture.

E’ stato soccorso dai sanitari del 118 e portato al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia in codice rosso. Sono in corso indagini per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente sul lavoro.

Operaio cade da un ponteggio a Palermo, vola dal terzo piano

Un operaio a Palermo è caduto da un ponteggio in via Leopardi. Nel palazzo si stavano eseguendo dei lavori sulla facciata. Il lavoratore ha perso l’equilibrio e pare sia caduto dal terzo piano.

Riportate varie fratture

L’uomo avrebbe riportato diverse fratture causato dall’impatto con il suolo in seguito alla caduta. Sono intervenuti i vigili del fuoco e anche i sanitari del 118 per trasportarlo in ospedale. Chiamate le forze dell’ordine e i tecnici dell’Asp di Palermo per le indagini.

Chi è l’operaio infortunato

L’operaio caduto dal ponteggio ha 47 anni e lavora per una ditta privata che stava realizzando il rifacimento della facciata dello stabile in via Giacomo Leopardi. Il lavoratore è caduto in una botola mentre si trovava su una impalcatura. L’uomo è stato soccorso dai vigili de fuoco e dai sanitari del 118 che lo hanno portato a Villa Sofia, dove si trova ricoverato. Avrebbe riportato diverse fratture. I vigili del fuoco l’hanno raggiunto, lo hanno imbracato e lo hanno portato in strada per affidarlo ai sanitari del 118. Ancora da chiarire le sue condizioni al momento dell’ingresso a Villa Sofia dove comunque è arrivato cosciente.

La Cisl: “Stanchi di escalation di incidenti”

“Ma come è possibile che ogni giorno dobbiamo temere per la vita di un lavoratore. Una società civile non può consentire che chi si reca a lavoro corra rischi di questo tipo. Siamo stanchi di assistere a questa escalation di incidenti, davanti alla quale evidentemente non si interviene adeguatamente”. Ad affermarlo sono Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Francesco Danese segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani, appena appreso dell’ennesimo incidente sul lavoro accaduto a Palermo in via Leopardi, dove un operaio è caduto da un ponteggio. “Siamo in apprensione per lui e vicini alla famiglia che sta vivendo queste ore di angoscia. Non ci sono più scuse, se la sicurezza non diventa la priorità assoluta in ogni luogo di lavoro, questa scia non verrà mai fermata. La coscienza di chi deve controllare, di chi deve applicare le regole e di chi deve rispettarle, deve svegliarsi subito e agire per il bene assoluto che è la vita dei lavoratori”.

Cgil, condizioni operaio non gravi

Un nuovo incidente sul lavoro a Palermo, in pieno centro. La Fillea Cgil Palermo si è recata immediatamente presso il cantiere in via Leopardi, dove in mattinata si è verificato l’infortunio al lavoratore Giuseppe Tumminia, di Belmonte Mezzagno, caduto da un livello all’altro all’interno di un ponteggio.

“L’operaio per fortuna è in buona salute. Dalle interlocuzioni avute con l’azienda, apprendiamo che sarebbero state rispettate le norme di sicurezza. Chiaramente i controlli li faranno lo Spresal e l’Ispettorato, per verificarne la veridicità. Questa volta, secondo quanto abbiamo riscontrato, potrebbe essersi trattato quindi non di inadempienze legate alla sicurezza ma purtroppo di un infortunio accidentale – dice il segretario generale della Fillea Cgil Piero Ceraulo – Abbiamo incontrato l’azienda e i lavoratori, abbiamo parlato con loro. C’era un clima di preoccupazione per il collega ferito, al quale va tutta la nostra solidarietà, ma anche di serenità perché l’azienda sostiene di avere operato nel rispetto delle norme e delle procedure di montaggio dei ponteggi, nella massima trasparenza. L’operaio è scivolato accidentalmente dal ponteggio ed è caduto da un’altezza di due metri, da un livello a un altro dell’impalcatura”.

“La Fillea – aggiunge Ceraulo – dopo gli ultimi morti sul lavoro, con un ritmo incalzante negli ultimi giorni, ha pensato di indire una fiaccolata contro questa strage che sembra non potere avere mai fine. L’azienda, che ha 21 dipendenti, censita dagli enti bilaterali e in regola anche con i corsi di formazione del personale, ci ha fatto sapere che coinvolgerà le proprie maestranze e partecipare”.

Uil:  “potenziare le misure e le politiche per la tutela dei lavoratori”.

“E’ necessario rivedere e potenziare le misure e le politiche atte alla tutela e l’incolumità di lavoratrici e lavoratori”. Lo afferma Pasquale De Vardo, segretario della Feneal Uil Palermo dopo l’incidente in via Leopardi. E aggiunge: “La sicurezza dei lavoratori è un diritto inviolabile che deve essere garantito senza compromessi. Continueremo a vigilare e a lavorare instancabilmente per assicurare che l’ambiente sia sicuro e protetto per tutti i lavoratori e lavoratrici”.

Lista nera che si allunga

Quella degli infortuni sui luoghi di lavoro è una lista nera che si allunga in Sicilia. Appena qualche giorno fa era morto Filippo Ciancimino, 63 anni, l’operaio edile travolto dalle macerie di un solaio di un’abitazione crollato improvvisamente. L’uomo, in pensione da qualche mese, si trovava all’interno di un cantiere. Da stabilire perché fosse lì e in che veste. L’operaio pare stesse abbattendo un muro in una palazzina in via Papa Giovanni XXIII a Belmonte Mezzagno quando il solaio ha ceduto travolgendolo e uccidendolo. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche le posizioni amministrative e previdenziali della vittima. Si sta cercando di comprendere se l’operaio stesse lavorando da solo e se avesse o meno indossato dispositivi di protezione personale e sicurezza nel cantiere.

Casi recenti nel Messinese e nell’Agrigentino

Altra morte su lavoro quella di un operaio edile, Giuseppe Milici di 56 anni. E’ morto lo scorso 24 settembre mentre stava eseguendo dei lavori nella facciata di un edificio, tra le contrade Agliastri e Mustazzo, a Patti nel Messinese. È caduto da un ponteggio di un metro e mezzo d’altezza. Nella caduta l’uomo è stato infilzato da un paletto in ferro ed è morto sul colpo. Sulla vicenda la Procura di Patti ha aperto un’inchiesta. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Altro episodio di incidente sul lavoro anche nell’Agrigentino con la Procura ad avere iscritto nel registro degli indagati, per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, il titolare di un impresa. L’episodio riguarda i lavori di ristrutturazione di una cappella gentilizia, al cimitero comunale di Aragona. All’interno del cantiere è caduto, ed ha perso la vita, l’operaio Antonino Burgio, 69 anni, di Raffadali.

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