L’amministrazione di Villa Sofia Cervello non ha prorogato 56 operatori sociosanitari di Villa Sofia Cervello e si procede a macchia di leopardo con la proroga dei precari covid, un tema che sta tenendo banco anche nel mondo politico siciliano. Intanto questa mattina i lavoratori hanno deciso di manifestare in viale Strasburgo davanti alla sede dell’azienda sanitaria, nonostante la legge preveda anche per loro la stabilizzazione.

L’appello al presidente della Regione e all’Assessore

“Chiediamo l’intervento autorevole del presidente della Regione e dell’assessore Volo – commentano Giuseppe Forte, Antonino Ruvolo e Giovanni Cucchiara della Fials Palermo – questo comportamento difforme dalla normativa di alcuni direttori generali è totalmente inconcepibile”.

Trasferiti oss dal Cervello a Villa Sofia

Ieri è anche emerso che sono stati trasferiti quattro operatori sociosanitari e altri sei infermieri sembra siano in procinto di essere trasferiti dal pronto soccorso del Cervello al Pronto soccorso di Villa Sofia. La notizia è emersa a margine della protesta contro i tagli alla sanità pubblica e per la salvaguardia dei precari covid che si è svolta ieri, 28 febbraio, in piazza Ziino a Palermo. La Fials rivendica la proroga di tutti i contratti in corso in scadenza al 28 febbraio e l’avvio delle procedure di stabilizzazione, che coinvolgano tutto il personale precario, anche dei lavoratori del ruolo tecnico inspiegabilmente trascurati dal decreto Milleproroghe.

Evitare i licenziamenti

La sigla sindacale chiede inoltre direttive unitarie ai commissari straordinari delle aziende sanitarie per evitare licenziamenti di precari e ritiene urgente la riforma del Servizio di Emergenza-urgenza Seus 118, il cui organico è fermo da oltre 15 anni.

La protesta dei precari covid

Poi i precari covid siciliani hanno deciso di manifestare ieri mattina sotto la sede dell’Ars. Più o meno trecento quelli che hanno deciso di sfidare la pioggia e di chiedere a gran voce di potere continuare a esercitare la propria mansione portati avanti in questi ultimi anni di pandemia. Dall’essere eroi a rischiare il posto di lavoro. Un paradosso che i lavoratori non accettano, anche alla luce della necessità di figure professionali all’interno del sistema sanitario regionale. Durante il sit-in, un gruppo di sindacalisti è stato ricevuto all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana.