La Dda di Palermo ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, eseguito dai carabinieri della compagnia di Partinico, nei confronti di due indagati ritenuti responsabili, il primo, Alfonso Scalici di Balestrate, accusato di associazione mafiosa, acquisto per lo spaccio di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo cocaina ed estorsione, il secondo, Maurizio Conigliaro di Palermo, solo per l’acquisto dell’ingente quantitativo di sostanza stupefacente in concorso con il primo.

E’ stato Filippo Bisconti, capo del mandamento di Belmonte Mezzagno, arrestato nel corso dell’operazione Cupola 2.0 adesso collaboratore di giustizia a parlare dal gennaio del 2019 di Scalici che avrebbe imposto il suo potere attraverso estorsioni e intimidazioni nel territorio.

Minacce verso i debitori degli acquirenti degli stupefacenti e nei confronti di alcuni imprenditori. In particolare, sono emersi indizi anche in relazione ad una richiesta estorsiva nei confronti di un cittadino balestratese; alla programmazione del furto di un automezzo in danno di un imprenditore di Borgetto (Pa) attivo nel settore vinicolo (azione che Scalici intendeva compiere avvalendosi della collaborazione di pregiudicati contigui al mandamento di Palermo Porta Nuova); all’organizzazione della turbata libertà degli incanti nel bando di gara che il comune di Balestrate indirà prossimamente per la gestione della locale villa comunale.

Nel corso delle indagini sarebbe emerso che Scalici avrebbe organizzato di uccidere o gambizzare un ragazzo mazarese debitore nei confronti di Scalici e di suoi fornitori palermitani – tra i quali anche il Conigliaro – della somma di 45.000 euro dopo la cessione di un kg di cocaina avvenuta due anni addietro. Scalici per mettere a segno il suo progetto avrebbe chiesto la collaborazione di Conigliaro, e di un altro pregiudicato palermitano, premurandosi di informare di tale iniziativa – richiedendo quindi implicitamente un’autorizzazione a procedere nel senso – soggetti vicini al mandamento di Mazara del Vallo.

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