L’orrore e la morte di Altavilla non trovano rimorso nelle persone che ne raccontano i dettagli. E’ agghiacciante anche la confessione della figlia superstite di Giovanni Barreca. La giovane di soli 17 anni è stata anche lei carnefice della madre e dei due fratelli a iniziare dal piccolo Kevin. Una vera e propria mattanza che padre e figlia trovano “inevitabile” per scacciare i demoni che possiedono  Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emanuel. Per la strage sono già in carcere Giovanni Barreca, padre e marito delle vittime, e una coppia di Palermo, Sabrina Fina e Massimo Carandente. Da ieri le porte del penitenziario si sono aperte anche per l’ultima sopravvissuta della famiglia

La confessione di San Valentino

Lo ha confessato candidamente presentandosi nel giorno di San Valentino alla procura dei minori per raccontare il suo coinvolgimento ed ogni terribile dettaglio dei fatti precedenti a domenica scorsa 11 febbraio.

Una confessione resa senza esitazione, senza omettere particolari e rispondendo, in presenza del suo difensore, a tutte le domande che le venivano poste.

“Nel corpo di mia madre e di mio fratello Kevin c’era il diavolo, volevamo scacciarlo da dentro di loro e dalla nostra casa” ha raccontato la diciassettenne figlia primogenita di Giovanni Barreca, arrestato con Sabrina Fina e Massimo Carandente per la strage di Altavilla Milicia in provincia di Palermo.

Un massacro avvenuto fra giovedì e venerdì della scorsa settimana in cui sono stati barbaramente uccisi Antonella Salamone e i suoi figli Kevin ed Emanuel. La ragazza due giorni fa è stata fermata per concorso in omicidio plurimo e aggravato e per concorso in soppressione di cadavere. Questa mattina il gip del tribunale per i minorenni di Palermo ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere. La ragazza nelle prossime ore verrà trasferita nella sezione femminile di un istituto penale minorile fuori dalla Sicilia.

Secondo il procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio e la procuratrice per i minorenni Claudia Caramanna la figlia primogenita di Barreca ha partecipato attivamente alle torture inferte alla madre e ai due fratelli. “Ero nel giusto, ho fatto la cosa giusta, avevano il diavolo in corpo, li ho solo liberati” ha ribadito davanti al magistrato durante l’udienza di convalida.Con l’arresto della ragazza e il suo racconto sono finalmente chiari i punti oscuri del tremendo massacro di Altavilla Milicia. La madre è stata uccisa giovedì scorso. Per prima. Il suo corpo è stato poi fatto a pezzi e bruciato prima di essere nascosto nel giardino di casa sotto un cumulo di pietre, terra e arbusti. “La ragazza ha partecipato a tutte le fasi del massacro” confermano gli inquirenti.

“Un resoconto agghiacciante” dice il procuratore Cartosio. Il delirio mistico che ha travolto la famiglia, convinta di doversi liberare dalla presenza del demonio è iniziato in gennaio quando Sabrina Fina e Massimo Carandente hanno iniziato a frequentare abitualmente quella che oggi in paese è conosciuta come la “villetta degli orrori”.

La sequenza della liberazione dalle presenza demoniache

La ragazza racconta della presenza del demonio nella sua casa. Gli stessi demoni possiedono, secondo il racconto, tanto la madre, Antonella Salamone, quanto il fratello più piccolo. La dimostrazione della presenza dei demoni in Kevin sarebbe, per il racconto, il particolare attaccamento del figlio minore alla madre

Anche la figlia superstite della strage di Altavilla ha avuto un ruolo nella morte dei fratelli e della madre. La ragazza di 17 anni è stata fermata con l’accusa di omicidio.

E’ da Kevin che inizia l’esorcismo ma la prima a cadere vittima delle sevizie per scacciare il demonio sarà la madre che si oppone alle pratiche che padre e figlia hanno avviato sul bambino. sarà lei, la donna, la prima a morire.

Il cadavere bruciato

Non nasconde neanche il vilipendio di cadavere. Per scacciare il demone non basta la morte della madre. Il cadavere viene bruciato e la ragazza racconta anche le fasi del rogo e quelle successive, della sepoltura dei resti.

Dopo tocca di nuovo a Emanuel. Anche lui muore  tra le sevizie.  Alla fine, toccherà anche al figlio maggiore, di appena un anno più piccolo di lei, Kevin.

Una settimana di orrore

“Le torture fisiche sono iniziate l’ultima settimana da quando i ragazzini non sono andati a scuola. La madre è stata uccisa prima, forse, perché si sarebbe opposta alle torture ai propri figli” racconta il procuratore di termini Imerese Ambrogio Cartosio ma “Il rito collettivo era iniziato da un mese. I cinque erano coinvolti in un delirio mistico. La coppia di palermitani dal mese di gennaio aveva iniziato una frequentazione assidua ed era in casa al momento del triplice omicidio. La villetta era frequentata solo da loro oltre ai familiari”.

Tutto inizia sui social

Tutto inizia sui social. Li si sono conosciuti “Giovanni Barreca e i due conviventi Sabrina Fina e Massimo Carandente”  racconta il Pm Manfredi Lanza.  Un dettaglio che aggiunge altri spunti di severa riflessione