Si è svolto al campo base di Villafrati – in provincia di Palermo – il tavolo tecnico convocato dagli assessori regionali Toto Cordaro e Marco Falcone per fare il punto sullo sviluppo dei lavori di ammodernamento della Strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento. Presenti i tecnici di Anas, guidati dal referente regionale Raffaele Celia e dal dirigente Area nuove opere Sicilia Luigi Mupo, e del contraente generale Cmc.

Il vertice coi sindaci a Villafrati

Sono intervenuti anche i sindaci e commissari dei Comuni di Ciminna, Baucina, Lercara, Vicari, Mezzojuso, Cefalà Diana, Villafrati, Campofelice di Fitalia, Castronuovo di Sicilia, Roccapalumba, Bolognetta. Gli esponenti del Governo Musumeci hanno poi condotto un lungo sopralluogo sui diversi fronti di cantiere aperti lungo la Palermo-Agrigento.

Ultimatum ad Anas e Cmc

«L’impegno che Anas assume oggi – affermano Cordaro e Falcone – è quello di compiere una svolta effettiva nelle lavorazioni entro i prossimi due mesi. I progressi dovranno concentrarsi soprattutto nel tratto del viadotto Scorciavacche, inutilizzabile dal 2014, per riconnettere una viabilità resa disagevole e insicura dal prolungarsi all’infinito dei cantieri. Nel caso il contraente generale non dovesse riuscire neanche stavolta a invertire la tendenza, la Regione chiederà ad Anas di procedere alla rescissione del contratto».

Sindacati vs Regione: “Esterrefatti. Non siamo stati invitati”

“Siamo esterrefatti dalla notizia appena appresa di un incontro che si è svolto oggi sulla Palermo-Agrigento, che ha coinvolto i sindaci del comprensorio, gli assessori Falcone e Cordaro, di Infrastrutture e Territorio ambiente. Da mesi chiediamo un confronto con le istituzioni per avere chiarimenti rispetto alle decisioni che interessano l’opera della Palermo-Agrigento”, dichiarano i segretari generali di Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Feneal Uil Tirrenica Messina Palermo Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo.

“Non coinvolgendo le organizzazioni sindacali non si è tenuto conto delle ricadute eventuali occupazionali e sull’opera causate da una eventuale rescissione in danno del contratto d’appalto intimata dal governo regionale. Piuttosto che chiedere la rescissione in danno, la Regione deve chiedere ad Anas di velocizzare l’approvazione della variante progettuale che, come più volte precisato, libererebbe delle risorse e darebbe un’iniezione di liquidità al cantiere. Questo metterebbe sia la Bolognetta scarl che le ditte affidatarie in un percorso più veloce nella realizzazione delle opere”.

Fillea, Filca e Feneal, a questo punto, chiedono un incontro con tutti i soggetti. “Oltre ai cittadini del territorio – aggiungono Ceraulo, Danese e De Vardo – i lavoratori del cantiere sono quelli che da tre anni soffrono di più perché una sessantina di operai si trova ancora in cassa integrazione e non sono stati ancora oggi rioccupati nell’opera”.

La promessa di Cancelleri

Lo scorso giugno, il sottosegretario Giancarlo Cancelleri assicurava la conclusione dei lavori entro fine 2021: “Con Anas, CMC e le imprese affidatarie nel cantiere di Bolognetta abbiamo fatto il punto riguardo i lavori della SS121-189. Abbiamo preso un impegno ben preciso con questo territorio: consegnare l’asse principale di quest’opera entro la fine del 2021, e così sarà. Dei cinque semafori che rendono impossibile la viabilità di questa strada già in questi giorni uno è stato eliminato, a fine luglio finiremo alcuni lavori di riqualificazione e potremo toglierne altri due ed entro settembre a conclusione di una corposa apertura del tratto a doppia carreggiata potremo dismettere gli ultimi due. Ad ottobre ne rimetteremo uno per il periodo limitato ad alcuni lavori sugli incroci. Sono determinato a concludere i lavori entro l’anno come promesso e verrò spesso a fare dei sopralluoghi con le autorità locali e i responsabili dei lavori. La presenza costante sul territorio è motivo di garanzia e controllo che i lavori non subiscano interruzione e sia possibile trovare soluzioni ad ogni problema che può emergere. I tempi sono maturi e dobbiamo dare risposte concrete non solo ai siciliani ma a tutti gli italiani”.

 

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