Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, intervistato da “Trm” ha parlato del club etneo e della ripartenza del Palermo dalla Serie D: “Intanto vista la situazione in cui, purtroppo, si è ritrovato il Palermo, ripartire dalla Serie D senza debiti è qualcosa di notevole.

È chiaro che ripartendo da zero c’è la possibilità di fare un percorso. Chi ha preso il Palermo sa che deve investire. C’è l’incombenza del campionato e la Serie D è difficile, si deve approntare una squadra che si cali in una realtà che non è quella di qualche giorno fa. Palermo, dovunque andrà, l’affronteranno tutti giocandosi la partita della vita, quindi è necessario costruire un organico con gente che conosce la categoria e che sia in grado di affrontare tutte le avversarie con la dovuta umiltà e la giusta cattiveria. La Serie D rappresenta delle sabbie mobili, non è facile uscire fuori. Il Parma ha fatto un percorso e mi auguro possa rifarlo anche il Palermo”.

“Under? Nella costruzione della squadra in Serie D – continua Lo Monaco- è basilare scegliere bene gli under e averne 10/12 importanti perché, la normativa ti obbliga a far giocare un ‘99 due ‘00 e un ‘01, di conseguenza per affrontare un campionato importante bisogna avere due o tre soluzioni per ogni fascia di età. Se si riesce ad avere dei giovani che non fanno sentire tanto il dislivello con i più esperti, allora, si mette in piedi una squadra di livello importante. È importante nella costruzione della squadra fare ricorso a gente che conosce il campionato e che sa come muoversi”.

“Non sarà semplice andare a giocare in certi campi e chiamarsi Palermo. Quando dico – conclude Lo Monaco- che chi è chiamato a costruire la squadra deve conoscere le squadre non dico una cosa tanto per dire. Sottil? È un allenatore di carattere che riesce a trasmettere una certa determinazione. Ha già vinto la Serie D e conosce i meccanismi. È un nome importante ed è un nome su cui la dirigenza del Palermo non cicca”.

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