Un dipendente comunale di Palermo, Giovan Battista Chianello, è stato trovato senza vita all’interno della sua abitazione. Da giorni non si recava più in ufficio e sono stati gli stessi colleghi ad insospettirsi che potesse essergli successo qualcosa. Il fatto che non si recasse al lavoro, presso gli uffici dell’Ottava circoscrizione, e non desse neanche più notizie su eventuali personali impedimenti aveva accesso un campanello d’allarme tra chi ogni giorno lavorava con lui gomito a gomito. Così hanno deciso di segnalare l’anomalia ai carabinieri che giunti nella sua abitazione si sono resi conto che l’uomo aveva perso la vita verosimilmente per cause naturali. Il corpo è stato infatti restituito ai familiari, dopo l’ispezione cadaverica che ha confermato le cause naturali del decesso.

L’intervento dei carabinieri

I carabinieri sono intervenuti in seguito alla segnalazione dei colleghi che hanno rilevato come Chianello non si recasse più al lavoro da almeno tre giorni. Un’assenza insospettita dal fatto che lo stesso 65enne non avesse preannunciato questa sua assenza, come invece faceva sempre in casi come questi. I militari dell’Arma, convinti dall’insistenza dei compagni di lavoro di Chianello, hanno deciso di recarsi nel suo appartamento che si trova in via Cimarosa, arteria che insiste nei pressi di via Notarbartolo.

Al campanello nessuna risposta

I militari dell’arma hanno quindi cominciato a suonare al campanello della porta dell’impiegato comunale. All’ennesimo tentativo andato a vuoto, perché senza risposta, hanno deciso quindi di chiedere la collaborazione dei vigili del fuoco per poter entrare all’interno dell’appartamento. Una volta dentro i sospetti sono stati subito confermati: Chianello è stato trovato senza vita. La porta era chiusa dall’interno, non vi era alcun segno di scasso. Sin da subito si ha avuto la sensazione che si fosse di fronte ad una morte per cause naturali. Il medico legale, poco dopo l’ispezione cadaverica, lo ha confermato.

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