C’è chi attende sornione le elezioni regionali per mostrare i propri “muscoli” e fare la voce grossa al tavolo delle trattative, chi invece si disgrega senza neanche partire. A Partinico la vigilia delle prossime elezioni amministrative di autunno promette ancora tanti colpi di scena. C’è già qualche colpo di coda, come quello di Fratelli d’Italia che rivendica la leadership nel centrodestra, ma in tanti in realtà attendono i responsi delle elezioni regionali. I voti dei candidati di riferimento saranno il metro per valutare la visibilità.

Edy Tamajo il più gettonato

Si vocifera che il deputato regionale Edy Tamajo sia il candidato che avrà i sostegni più consistenti a Partinico. Specialmente in tanti lo avrebbe avvicinato nella cosiddetta “costituente”, l’aggregazione di forze politiche che si è costituita nei mesi scorsi e che ambisce a creare una coalizione con un proprio candidato sindaco. Però non è escluso che questa formazione non possa compattarsi al centrodestra o a pezzi di essa. Quindi il risultato delle elezioni regionali potrà essere un termometro per dare segnali chiari di forza agli eventuali interlocutori.

L’Italia al centro è già sfaldata

Clamoroso quanto accaduto invece ad Italia al centro, il partito del governatore Giovanni Toti che da pochissimo ha messo radici a Partinico. Le redini sono state affidate al referente locale Franco Mollame, senatore uscente con passati nel Movimento 5 Stelle e nella Lega. A metà luglio scorso il parlamentare annunciava l’ingresso dell’associazione dei commercianti “Partinico al centro” guidata dal giovane Marco Uccello. A neanche due mesi da quel matrimonio è già divorzio.

“Incompatibilità”

Uccello ha evidenziato “la assoluta incompatibilità tra le parti”. “Nelle prossime settimane – afferma – determineremo la scelta di un nuovo soggetto politico al quale aderire, con il solo obiettivo di continuare a dare un contributo in termini di idee e proposte per la rinascita della nostra comunità, ormai da troppo tempo abbandonata e martoriata da note vicende che ancora attendono una risoluzione”.

 

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