Forse già domani. E se così non fosse, magari tra una decina di giorni. Al Csm si avvicinano i tempi della scelta del nuovo procuratore di Roma, dopo che il Consiglio di Stato ha annullato la nomina di Michele Prestipino, accogliendo i ricorsi di due degli esclusi, il Pg di Firenze Marcello Viola e il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi. Se tutto procederà senza inciampi, il primo voto potrebbe arrivare domani.
Viola è originario di Cammarata (AG), mentre Lo Voi di Palermo, ha seguito indagini rilevanti, come quelle sulla strage di Capaci e sull’omicidio di Ignazio Salvo.
Domani sarebbe l’ultimo giorno utile per esprimersi per la Commissione Direttivi presieduta dal togato di Area Giuseppe Marra, perché dalla prossima settimana saranno rinnovate nella loro composizione tutte le Commissioni di Palazzo dei marescialli. E dunque se non venisse rispettata la tabella di marcia concordata tra i sei componenti dell’attuale Direttivi (oltre a Marra i togati Giuseppe Cascini, Michele Ciambellini e Loredana Miccichè e i laici Alessio Lanzi e Filippo Donati) la palla passerebbe ai consiglieri che subentreranno.
Il bivio, dopo lo scandalo Palamara
Esclusa ormai la possibilità di aspettare che a novembre si pronuncino le Sezioni Unite della Cassazione sul ricorso straordinario presentato da Prestipino – che mette in dubbio la competenza del Consiglio di Stato – domani la Commissione si troverà di fronte a un bivio: votare immediatamente o fare prima acquisizioni istruttorie. Se si votasse subito l’unica certezza è che sarebbe molto difficile per i consiglieri riproporre Prestipino, che fu scelto come outsider dopo lo scandalo dell’hotel Champagne (la riunione notturna in cui Luca Palamara, Cosimo Ferri e Luca Lotti discussero con alcuni consiglieri della nomina del procuratore di Roma).
Si tratterebbe infatti di superare le sentenze del Consiglio di Stato che hanno dato ragione a Viola e Lo Voi, a cui il Csm preferì l’attuale procuratore, nonostante fosse l’unico a non aver mai guidato da titolare un ufficio requirente.
La partita a due e le nomine
La partita si giocherà dunque tra Viola (che in Commissione nel 2019 era stato il candidato più votato, ma la delibera venne azzerata dopo l’intercettazione dell’hotel Champagne ) e Lo Voi, candidato di minoranza sia allora, sia quando, con una nuova delibera nel 2020, venne proposto Prestipino.
E avrà ripercussioni su altre nomine che il Csm si appresta a fare: Viola è tra i candidati più di peso (in tutto sono 9) per il posto di procuratore di Milano, già messo a concorso dal Csm in vista del pensionamento a novembre di Francesco Greco.
Lo Voi viene ritenuto uno dei concorrenti più accreditati per l’incarico di procuratore nazionale antimafia, che a febbraio resterà libero con l’uscita dalla magistratura per raggiunti limiti di età di Federico Cafiero De Raho ma che già domani sarà messo a bando da Palazzo dei marescialli. Anche quella non sarà una sfida facile: per la successione di Cafiero De Raho potrebbero scendere in pista sia il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri sia quello di Napoli, Giovanni Melillo. E non è esclusa una candidatura di Prestipino, se venisse costretto a lasciare il vertice della procura di Roma.
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