Il tribunale di Palermo ha condannato a 4 anni e 10 mesi per calunnia e falsa testimonianza nei confronti della direttrice generale della Fondazione Federico II l’architetto Giuseppe Tuzzolino. Il professionista, con aspirazioni da collaboratore di giustizia e autore di rivelazioni poi rivelatesi false su Matteo Messina Denaro, ad agosto 2016 parlò dell’esistenza di una loggia massonica di Castelvetrano. Organizzazione che, secondo il suo racconto, incassava il 5 per cento su ogni impianto fotovoltaico realizzato nel Trapanese.

L’accusa

I soldi sarebbero finiti alla Monterosso che avrebbe fatto da trait d’union tra la massoneria e l’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo. Monterosso, difesa dall’avvocato Roberto Mangano, denunciò Tuzzolino, ritenuto inaffidabile da diversi investigatori. Oltre alla condanna a 4 anni e 10 mesi Tuzzolino dovrà risarcire la parte lesa con 18mila euro oltre a dover pagare 4mila euro di spese processuali. La Monterosso era difesa dall’avvocato Roberto Mangano.

L’origine della vicenda

Il riferimento della vicenda è alle dichiarazioni rese e pubblicate in un articolo de Il fatto quotidiano. Si partiva dalla latitanza di Matteo Messina Denaro e dal suo cellulare irrintracciabile da 4 mila euro. Ma poi approdano ai rapporti fra mafia, massoneria e politica e coinvolsero proprio la Monterosso, indicata come “aderente alla loggia massonica di Castelvetrano” e “in contatto con uomini dei servizi segreti” e tanto altro.

La risposta immediata della dirigente

All’epoca, parliamo del 2016, fu immediata la risposta della Monterosso, che in quel periodo ricopriva l’incarico di segretario  generale della Presidenza della Regione siciliana. “Non conosco il signor Tuzzolino – aveva detto -, non l’ho mai visto né incontrato, non mi sono mai occupata di fotovoltaico, non sono mai neanche passata da Castelvetrano e non frequento ne ho mai frequentato la massoneria”. I difensori della Monterosso, che seguirono la sua vicenda, presentarono querela agli inquirenti tracciando anche una ben precisa strategia: “Dichiarazioni false inserite in una più ampia strategia di delegittimazione dell’operato del segretario generale della Presidenza della Regione siciliana Patrizia Monterosso, strategia che avrebbe preso le mosse molto prima di adesso, ma che sta raggiungendo il suo apice”.

Articoli correlati