È emergenza virosi per il comparto orticolo della Sicilia Orientale: «la “peste” da ToBRFV mette a rischio le coltivazioni di pomodoro e di peperone della fascia trasformata». A sostegno della filiera si elevano le voci dei 100 produttori del Doses, Distretto Ortofrutticolo Sud Est Sicilia, che denunciano la rapida diffusione del Tomato Brown Rugose Fruit Virus (ToBRFV) e i relativi rischi connessi all’introduzione e salvaguardia di nuove colture.

Allo studio misure specifiche di sostegno economico

A tal proposito, il Doses, accogliendo volentieri la proposta di partecipare al tavolo tecnico promosso dell’Assessorato alle risorse agricole e forestali della Regione Siciliana, ha proposto – tramite nota scritta e trasmessa a Dario Cartabellotta e Domenico Carta Cerrella – di valutare misure specifiche di sostegno economico, alla stregua degli aiuti a supporto della filiera degli agrumi colpita dal “virus citrus Tristeza”.

Il commento del direttore del Doses

Il Direttore del Doses, Gianni Polizzi, raccogliendo le molte testimonianze di imprenditori già colpiti dal Virus, ha dichiarato: «Bisogna fare presto poiché non è il momento delle parole, ma dei fatti: urgono incentivi utili al ripristino delle coltivazioni danneggiate dal ToBRFV, alla distruzione ed estirpazione delle piante infette, allo smaltimento del materiale di risulta degli impianti danneggiati, nonché all’acquisto e reimpianto delle produzioni. Si tratterebbe di ristori e risorse compensative per i produttori costretti a subire cospicui danni economici dalla diffusione del virus e a vedere intaccato il proprio livello di competitività».

Il commento del presidente del Doses

Il Presidente Antonio Cassarino, partecipe al primo tavolo tecnico regionale, ha spiegato come «il Tomato Brown Rugose Fruit Virus (ToBRFV) è un nemico nefasto per l’intero impatto socio-economico del sud-est Sicilia, poiché la diffusione esponenziale nel territorio di Ragusa, Siracusa, Caltanissetta ed Agrigento, nonostante il rispetto degli schemi di prevenzione e delle prescrizioni obbligatorie, mette a rischio anche le nuove produzioni e quindi la continuità lavorativa delle imprese e delle famiglie». Per i produttori del Doses, pertanto sarebbe necessario supportare le azioni dei tavoli tecnici con la creazione sin da subito di misure concrete e integrate, atte all’informazione e formazione su larga scala degli addetti alla produzione, nonché all’erogazione di fondi ad hoc e facilmente accessibili.

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