“Oggi devo dire che c’è davvero un bel clima”: una considerazione decisamente ironica quella mossa dal presidente del Consiglio Comunale di Palermo Salvatore Orlando, di fronte al caos generatosi in aula nella seduta dedicata all’analisi degli aggiornamenti sul piano di riequilibrio. Un argomento complicato e combattuto, quello dell’accordo fra Palazzo delle Aquile e lo Stato, che già in passato ha generato un numero infinito di polemiche. Strascichi evidentemente non superati e che si sono manifestati di nuovo in una seduta di fuoco, vissuta fra attacchi personali e richiami agli aumenti sull’addizionale Irpef.

“Oso” minaccia di occupare l’aula

Sono volati letteralmente gli stracci a Sala delle Lapidi questa mattina. Motivo del contendere la bozza di accordo da proporre alla Presidenza del Consiglio dei Ministri relativa al piano di riequilibrio. Documento sul quale, nei giorni scorsi, i consiglieri comunali di “Oso” Giulia Argiroffi ed Ugo Forello hanno presentato un esposto agli enti amministrativi, nonchè una mozione di censura nei confronti del sindaco e del primo cittadino. Ed è proprio Ugo Forello ad aver animato il dibattito d’aula, non lesinando critiche rispetto all’atteggiamento dell’Amministrazione.

“Io non so se ci rendiamo conto della gravità di quello che ha scritto il sindaco. Lo dico subito, a costo di farmi denunciare per interruzione di pubblico servizio, assicuro al 100% che quest’aula non tratterà nessun altro argomento se prima il sindaco e il segretario generale non verranno a discutere un accordo che vincolerà i prossimi cinque anni di vita del Comune di Palermo. Io occupo l’aula insieme alla collega Argiroffi e chiederò a tanti cittadini di venire qui. Non si tratta nessun argomento se il sindaco non cala le corna“, dichiara testualmente Forello, “smettendola di fare sciacallaggio politico inaccettabile sulla pelle dei cittadini palermitani“.

“Orlando è un codardo”

Forello ha contestato al sindaco il fatto di essere ricorso al delibato di Giunta per giustificare l’atto. Ovvero, un documento atecnico che non ha bisogno dei pareri degli uffici, così come dovrebbe avvenire per una delibera. “Orlando si è voluto ancora una volta sottrarre al confronto con il Consiglio Comunale. E’ un codardo. D’altra parte, ha voluto fare a meno delle valutazioni degli uffici che purtroppo su questo piano di riequilibrio hanno espresso delle considerazioni critiche. Il sindaco e il segretario generale vogliono agire in maniera carbonara dietro agli uffici”, ha attaccato Forello, sottolineando l’esigenza di convocare gli attori in causa nella prossima seduta di Consiglio.

L’attacco di Giulia Argiroffi: “Qualcuno pensa alle caviglie elettorali”

Un appello, quello di Forello, sostenuto dal consigliere di Fratelli d’Italia Mimmo Russo ed accolto nella sostanza dal presidente Salvatore Orlando, che ha deciso di convocare il sindaco e il segretario generale nella prossima seduta utile. Ma ciò non è bastato a placare le polemiche. Qualcuno, nello specifico la capogruppo del Movimento 5 Stelle Viviana Lo Monaco, avrebbe voluto prelevare la delibera relativa al destino dell’ex Grande Migliore. Un atto all’ordine del giorno, come tanti altri, da oltre un anno e che ancora non è stato prelevato dall’aula. Un’azione che è stata fortemente vessata dalla consigliera comunale di “Oso” Giulia Argiroffi, la quale le ha rivolto parole al vetriolo.

“Io sono disgustata da troppi colleghi che, in questi cinque anni, hanno occupato indegnamente i loro posti in quest’aula. Sono orgogliosa di far parte di un gruppo consiliare che non ha interessi elettorali, a differenza di quanto hanno fatto alcuni colleghi. La collega Lo Monaco non solo non si è indignata che il sindaco non si è presentato qui, ma ha chiesto di occuparsi di cose che sono caviglie elettorali. Diamo alle cose che succedono il nome che meritano di avere. Evidentemente ci si aspetta di avere qualche riconoscimento elettorale di fare favori attraverso le delibere. Questo è quello che troppi miei colleghi cercano di fare e fanno da anni”.

L’esponente di “Oso” non lesina critiche al PD

Attacchi personali, quelli rivolti da Giulia Argiroffi, che hanno riguardato anche il capogruppo del PD Rosario Arcoleo. “Sono disgustata da chi si è venuto a prendere la presenza e se ne è andato. Parlo del suo collega, consigliera Gentile – rivolgendosi all’esponente Dem -. Evidentemente non è interessato a parlare del patto che il sindaco stringerà con lo Stato ed ipotecherà il futuro della città. Avete avuto il coraggio di occupare l’aula perchè si rischiava di perdere fondi. Ora che si rischia di aumentare ancora l’Irpef per i cittadini, lui si alza e va a fare campagna elettorale fuori”.

Intervento criticato in maniera incisiva dal presidente Totò Orlando, che ha cercato di calmare gli animi. Operazione in cui l’esponente di Italia Viva non è riuscito fino in fondo. Lo dimostra il dibattito che ne è seguito, fatto di attacchi bipartizan. Una seduta che si è chiusa nell’ennesimo nulla di fatto. Ciò in attesa di una nuova seduta in cui il sindaco sarà chiamato a difendere il suo operato.

 

 

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