RUSSO (FdI) e ARGIROFFI (OSO): "NON SARANNO DODICI PERSONE A RICATTARCI"

Bagarre in Consiglio Comunale sul piano triennale, salta il banco sull’accordo d’aula (VIDEO)

Salta definitivamente l’accordo d’aula sul piano triennale delle opere pubbliche. Dopo l’occupazione di Sala delle Lapidi da parte dei gruppi dell’ex maggioranza e del M5S, la discussione odierna si è conclusa nell’ennesimo nulla di fatto.

Un dibattito che presto è diventato stucchevole, quasi un teatro. La politica ha lasciato posto alle polemiche e agli attacchi personali. Arduo il compito del presidente Totò Orlando di tenere calmi gli animi ormai furenti dei vari consiglieri comunali.

Duro scontro in aula

Come c’era da aspettarsi, la seduta si è sviluppata su un duro scontro politico. I consiglieri dell’ex maggioranza e del M5S erano reduci dalla notte in bianco derivata dall’occupazione dell’aula, mentre gli esponenti del centrodestra e di “Oso” erano sul piede di guerra a causa delle dure parole spese nei loro confronti.

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Scontri a distanza fra Sabrina Figuccia e Gianluca Inzerillo, nonché fra Giulia Argiroffi e Barbara Evola. La seduta è stata sospesa diverse volte, proprio per l’impossibilità di mantenere l’ordine. Opposizioni versus opposizioni, visto che nessuna delle coalizioni presenti in aula può vantare una vera e propria maggioranza numerica. Frecciate non troppo velate anche da parte dei consiglieri del M5S nei confronti di Girolamo Russo, accusato dai pentastellati di una scarsa identità politica.

Il tentativo di mediazione di Fratelli d’Italia, +Europa e “Oso”

“Una prova di muscoli” l’ha definita Cesare Mattaliano, fra gli ultimi a mollare sull’opera di conciliazione dell’aula. Eppure, un tentativo di mediazione c’è stato. A differenza delle scorsa seduta, è stato possibile prelevare l’atto, dopo una serie di interventi di sfida. Dopo l’uscita di scena dei consiglieri di Lega e Forza Italia, l’Aula è stata comunque capace di mantenere il numero legale.

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A tenere in piedi la seduta vi erano i consiglieri di “Oso”, Giulia Argiroffi ed Ugo Forello; il consigliere di Fratelli d’Italia Mimmo Russo; gli esponenti di Italia Viva Dario Chinnici, Paolo Caracausi e Gianluca Inzerillo; nonchè Cesare Mattaliano, consigliere comunale di +Europa.

La mediazione fallisce, decade il numero legale

L’obiettivo era quello di trovare una quadra sul cronoprogramma proposto per l’ordine dei lavori. Un’idea che si basava sul principio di iniziare i lavori d’aula nella giornata di martedì, alla presenza anche del sindaco Leoluca Orlando, e di votare l’atto entro venerdì 19 novembre. Ma quando sembrava tutto fatto, l’ex maggioranza ha deciso di tirare la corda e di chiedere di iniziare subito la discussione. Elemento che ha provocato l’immediata reazione dei gruppi d’opposizione, con la presentazione di una pregiudiziale che richiedeva la presenza del sindaco.

Atto che ha ricevuto un appoggio strumentale dall’asse di centrosinistra, subito stoppato dalla decadenza del numero legale. Preso atto dell’impossibilità di andare avanti sull’idea del cronoprogramma, il presidente Totò Orlando ha aggiornato i lavori alla prossima conferenza dei capigruppo. Le prossime sedute si annunciano decisamente infuocate.

L’attacco delle opposizioni all’asse ex maggioranza – M5S

Duro il commento del presidente della II Commisssione Mimmo Russo, incaricato dalla presidenza di trovare un programma di lavori utile a chiudere il dibattito sul piano triennale. “Questi comportamenti sono da fanciulli. Gli avevamo dato una via d’uscita, nell’interesse della città. Sia io che Giulia Argiroffi abbiamo prospettato una possibilità di accordo, insieme al centrodestra e alle opposizioni di quest’aula. Ma l’ex maggioranza è stata così testarda, che ha fatto saltare tutto. Avevamo chiesto di iniziare i lavori martedì e di chiuderli con il voto venerdì. Invece loro hanno deciso di forzare la mano, per andare avanti in una discussione con l’assenza di diverse forze politiche. Non capisco questa prevaricazione”.

Decisamente critica anche la consigliera comunale di “Oso” Giulia Argiroffi, che parla apertamente di bugie raccontate dall’ex maggioranza e dal M5S. “La nostra volontà di portare avanti l’atto è evidente. Quello che hanno raccontato i sostenitori di Orlando è una menzogna. Avevamo elaborato un cronoprogramma che dettava tempi precisi. Avevamo proposto di anticipare l’aula addirittura a lunedì e di stracciare tutti quegli interventi che non avranno la possibilità di arrivare ad impegno di spesa entro il 31 dicembre. Tutto era organizzato per chiudere il discorso entro venerdì 19 novembre. E invece è saltato tutto. Bisognerebbe chiedersi il perchè. Non sono dodici persone che mettono sotto ricatto l’Aula. A decidere è soltanto la conferenza dei capigruppo”.

Cisl: “Rivedere le posizioni per senso di responsabilità”

Preoccupati della stasi i sindacati, i quali attendono risposte sui progetti contenuti nel piano triennale. “Il gesto di occupare Sala delle Lapidi da parte della minoranza del consiglio che però oggi sostiene il sindaco, è certamente una manifestazione da considerare con grande rispetto. Questo perché accende i riflettori contro lo stallo del consiglio comunale che continua a non approvare il piano triennale delle opere pubbliche. Se si analizza dal punto di vista politico, però, anche la scelta della maggioranza che oggi è opposizione al sindaco, di esprimere il dissenso facendo mancare il numero legale per le sedute del consiglio, è un atto tipico della contrapposizione politica. Il punto è che l’argomento scelto per acuire queste differenze in questo caso è  fortemente strategico per il futuro di una città ormai allo sbando”.

A dichiararlo è il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana. “Allora ribadiamo la nostra richiesta di responsabilità. Alla maggioranza che oggi è opposizione di rivedere le proprie posizioni e consentire al consiglio comunale di procedere in tempi brevissimi al varo del piano triennale delle opere pubbliche, se è il caso anche con le modifiche necessarie; al sindaco e alla sua giunta di prendere atto del fatto che la condizione politica vissuta oggi è completamente diversa da quella di inizio mandato e che dunque serve mettere in campo una forte capacità di ascolto e dialogo per il bene della città”.

Ex maggioranza e M5S:”Cronoprogramma si scontra con la realtà dei fatti”

Non si fa attendere la replica dei gruppi a sostegno del sindaco Orlando (Sinistra Comune, Avanti Insieme e PD) e del Movimento 5 Stelle. Gli esponenti consiliari hanno trovato un’intesa sul piano triennale delle opere pubbliche, certificata dall’occupazione di Sala delle Lapidi di giovedì pomeriggio. Coesione certificata anche da un comunicato congiunta, con cui i rappresentanti politici rispondono a distanza alle due parole delle opposizioni.

Ancora oggi un nulla di fatto sul fronte del piano triennale delle opere pubbliche. La “proposta” effettuata dalla nuova maggioranza del Consiglio si è scontrata con l’evidenza che il punto è all’ordine del giorno dal mese di maggio. Oggi votando favorevolmente la pregiudiziale di Fratelli d’Italia che voleva il Sindaco in Aula, dopo avere noi stessi chiesto e ottenuto dal primo cittadino la disponibilità ad essere presente, pensavamo ci fossero tutte le condizioni per non perdere tempo ulteriore e continuare i lavori a oltranza”.

“Il centrodestra ha abbadonato l’aula”

I consiglieri auspicano una veloce trattazione dell’atto. “Eravamo certi così di andare incontro immediatamente al primo punto delle richieste di audizione da loro avanzate. Incredibilmente il centrodestra ha invece abbandonato l’aula, facendo per l’ennesima volta saltare il numero legale. E’ evidente la volontà di procedere con azioni di ostruzionismo. Ciò senza volersi assumere la responsabilità del ritardo nella votazione di un atto che il Consiglio discute in pratica dal mese di marzo”.

Un documento sul quale gli uffici comunali, a dire degli esponenti dell’ex maggioranza e del M5S, si sarebbero già espressi chiaramente. “Un atto che tutti gli uffici; le associazioni di categoria; le parti sociali e tantissimi cittadini fuori dal Palazzo reputano urgentissimo. Ciò mentre la destra del Consiglio Comunale preferisce speculare politicamente e uscire dall’Aula quando la discussione si fa concreta. Proseguiremo l’occupazione dell’aula consiliare per dare un forte segnale alla città. Indiciamo inoltre un’assemblea pubblica domani, sabato mattina (13 novembre), alle 11 a piazza Pretoria per confrontarci su quanto accaduto”.

 

 

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