Potenziare le infrastrutture e colmare il gap con il resto d’Italia sul fronte delle competenze digitali: sono questi i due grandi passaggi del piano triennale dell’innovazione tecnologica 21-23. Un documento presentato questa mattina dal vicepresidente della Regione Siciliana Gaetano Armao presso l’assessorato al Bilancio di via Notarbartolo, a Palermo.

Piano Triennale dell’Innovazione Digitale: gli investimenti

L’esponente della Giunta Musumeci ha ricordato i risultati raggiunti dal Governo Regionale: dai 300 milioni di euro di investimenti al potenziamento delle infrastrutture, in particolare sui backbones landing points (BLP), che hanno dato all’Isola una centralità geografica sul piano della digitalizzazione.

“Abbiamo fatto un lavoro lungo quattro anni e mezzi. Siamo partiti da una spesa di 1,5 milioni di euro. Oggi abbiamo superato una cifra di 300 milioni di euro sul campo dell’innovazione tecnologica. Ciò ci ha permesso di conseguire tutti gli obiettivi. Oggi la Sicilia è una delle aree più infrastrutturate di tutta Europa e del Mediterraneo. Abbiamo investito tanto sui Comuni, di cui il 60% è già collegato con banda larga ed ultralarga. In più, abbiamo garantito investimenti nei settori dei Beni Culturali, del Turismo e della Sanità Digitale, rendendo tali city responsive e mobile friendly”.

La cybersecurity e gli attacchi hacker

Fra i temi chiave del piano triennale dell’innovazione digitale vi è sicuramente quello della sicurezza informatica. Argomento tornato prepotentemente in auge in seguito agli attacchi hacker che hanno investito il Comune di Palermo e che stanno ancora manifestando i loro effetti. Un punto sul quale Gaetano Armao ha ribadito le partnership regionali con le aziende di settore che, fino a questo momento, hanno dato risultati proficui.

“La cybersecurity è una delle nostra priorità. Abbiamo investito molto con Leonardo, uno dei big del settore, che insieme a Sicilia Digitale diventa l’asse su cui puntiamo per rendere sicuri i dati dei siciliani. Questo è un passaggio chiave nella proiezione della Sicilia nell’infosfera digitale”.

Il gap fra infrastrutture e competenze digitali

All’interno del piano triennale dell’innovazione digitale, viene dato grande spazio agli investimenti sulle infrastrutture. Da questo punto di vista, il vicepresidente della Regione ha ricordato che sotto il profilo della banda ultralarga (BUL) e della tecnologica Fiber To The Home (FTTH), la Sicilia sia la prima fra le grandi regioni italiane in termini di servizi collaudati, seconda soltanto all’Abbruzzo. Ma se da un punto di vista strutturale la Regione ha fatto notevoli passi in avanti, rimane un gap da colmare sul fronte delle competenze digitali. Ed è qui che il Governo Regionale punta ad investire.

“Abbiamo lavorato insieme ai Comuni e agli operatori di mercato per potenziare le strutture. Ora è necessario lavorare sulle competenze. In alcuni settori, come quello della vendita online, sta già crescendo. Siamo fra i primi in Italia sotto questo profilo. Ma è chiaro che bisogna puntare nella crescita e nella formazione della pubblica amministrazione, delle famiglie delle imprese. Ciò sarà possibile attraverso l’investimento del MISE, che ci ha assegnato quasi 120 milioni di euro“.

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