I progetti del parco dello Sperone e della riqualificazione della Bandita a Palermo cominciano a mettersi in moto. Con un finanziamento già incassato dal Comune da oltre 40 milioni di euro l’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Lagalla ha già avviato il suo iter tecnico per arrivare a bandire le gare d’appalto.
I lavori in affidamento
Per l’esattezza in questo momento si stanno affidando i servizi di indagini integrative geognostiche e ambientali a corredo del progetto di fattibilità tecnico-economica. Si tratta di attività propedeutiche per l’appunto alla pubblicazione dei bandi di gara. In poco meno di tre mesi i tecnici incaricati dovranno predisporre il loro lavoro e presentarlo agli uffici comunali in modo da effettuare le necessarie verifiche sul da farsi nel momento in cui si apriranno i cantieri. “Ciò al fine di migliorare – dicono dagli uffici tecnici comunali – il quadro conoscitivo dello stato dei luoghi, caratterizzati da una certa complessità in quanto trattasi di tratti di costa che hanno subito consistenti alterazioni antropiche. Tale approfondimento risulta particolarmente importante, per lo sviluppo dei successivi livelli di progettazione”.
I bandi da portare a termine
Si tratta di indagini collegate a tre diversi progetti già finanziati dal Pnrr. Si tratta del parco allo Sperone, la riqualificazione ecosostenibile del lungomare della Bandita e la riqualificazione del porto della Bandita e delle aree portuali. Per il primo sono stati agganciati 16,1 milioni di euro, per il secondo 12 milioni e per il terzo altri 13,7 milioni. Il finanziamento è arrivato tramite il piano integrato urbano messo a punto dalla Città metropolitana. Oltre a questi tre progetti Palermo ha incassato ulteriori 894 mila euro per la realizzazione di interventi di verde urbano nella zona Oreto.
Gli interventi in pillole
Per quanto concerne la riqualificazione del lungomare della Bandita sono previsti interventi di rigenerazione urbana, manutenzione ordinaria e straordinaria, recupero del verde e rifacimento dei percorsi pedonali e ciclabili. Per il porto della Bandita sarò riqualificata e ampliata l’area portuale, in parte per le attività turistico pescherecce e in parte per attività ludico-sportive con realizzazione di un giardino a mare avente la funzione di opera di difesa marina. Infine per il parco allo Sperone si prevede la trasformazione del tratto di costa in un parco a mare, da consegnare all’uso della collettività insediata nei quartieri limitrofi, poveri di spazi collettivi ed aree a verde, con conseguente bonifica dell’ex discarica di materiali di scavo e di inerti derivanti da lavori edili di via Messina Marine nel tratto che va da via maresciallo Armando Diaz fino a Largo Bajamonte.
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