Al Policlinico di Palermo sono bloccati gli adeguamenti contrattuali ed è sospeso il pagamento degli arretrati dei lavoratori del pubblico impiego. A sollevare il caso, la Cisl Fp Palermo Trapani che ha scritto una nota al Rettore dell’Ateneo palermitano, Massimo Midiri, al commissario straordinario dell’Ente, Alessandro Caltagirone e all’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo.
La mancata applicazione del contratto collettivo 2022
“Il commissario del Policlinico ha stabilito unilateralmente di non applicare il nuovo contratto collettivo di lavoro del comparto Sanità siglato il 2 novembre del 2022, con l’assurda giustificazione che preferisce attendere il rinnovo del contratto collettivo di lavoro del comparto universitario” affermano il segretario aziendale Salvatore Lo Piccolo e il responsabile del Dipartimento Sanità pubblica della Cisl Fp Palermo Trapani, Gaetano Mazzola.
Chiesto all’assessore regionale un intervento sula questione
“Non è certo colpa dei lavoratori che il Policlinico sia una realtà bicefala – sottolineano Lo Piccolo e Mazzola – nella quale coesistono due forme contrattuali per i dipendenti. Non è ammissibile che non si rispettino le norme e le prerogative del nuovo contratto della sanità”. La Cisl Fp chiede all’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo e all’Aran d’intervenire tempestivamente. “Vanno applicati – aggiungono Lo Piccolo e Mazzola – gli adeguamenti previsti e liquidati gli arretrati per garantire i diritti dei lavoratori e non incorrere in violazioni di legge”.
I pronto soccorso pieni a Villa Sofia e Civico, la protesta
Pesanti disagi negli ospedali di Palermo. Sono i Pronto soccorso di Villa Sofia-Cervello e dell’ospedale Civico a soffrire a causa di picchi di presente di pazienti, picchi che talvolta sforano anche del 300 per cento la soglia di utenza che si può assistere nel nosocomio. L’allarme viene lanciato dal Nursind-Cgs che si propone subito di affrontare, all’indomani dell’elezione di due nuovi segretari aziendali del sindacato, Fabrizio Bilello a Villa Sofia-Cervello e Giampiero Buglisi all’ospedale Civico.
La difficile questione dei Pronto soccorso pieni
Un problema che si continua ad affrontare è quello degli ospedali sovraffollati, una questione che è venuta alla luce anche durante l’emergenza Covid e che ancora oggi genera malumori e proteste da parte dei pazienti. Spesso nei Pronto soccorso, inoltre, si assiste ad aggressioni nei confronti dei sanitari che non riescono a controllare le folle che si creano nelle aree di prima emergenza. “La carenza d’infermieri e operatori sociosanitari ormai è insostenibile – dicono Bilello e Buglisi – il personale è allo stremo e dopo due anni di lotta senza sosta contro il covid i dipendenti hanno subito il blocco della possibilità di usufruire delle proprie ferie, e tutto questo senza neanche ricevere i riconoscimenti economici promessi da Stato e Regione”.
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