Le restrizioni alla viabilità del ponte Corleone, a Palermo, hanno generato un traffico da girone dantesco. L’immagine che rimane di ieri è di una città paralizzata. Tre ore di attesa per percorrere il tratto fra lo svincolo di viale Lazio e quello del carcere Pagliarelli. Code visibili anche nello spot in cui proprio Leoluca Orlando ha presentato il nuovo sistema di illuminazione inaugurato alla Cala.

Il problema è globale e la viabilità del capoluogo siciliano rischia di finire nel caos più totale. Le restrizioni sul viadotto di viale Regione Siciliana non si fermeranno fino all’esecuzione dei lavori di manutenzione per la messa in sicurezza. Ciò nella totale impotenza dell’Amministrazione Comunale e dei suoi tecnici. A cominciare dai mobility manager, nominati dal sindaco Orlando e dall’assessore Giusto Catania proprio per risolvere gli atavici problemi relativi alla mobilità. Ma, ad oggi, l‘impatto degli uffici in tal senso è stato praticamente nullo. Insomma, per gli automobilisti palermitani sarà un Natale a decise tinte natalizie, da bollino rosso.

Inferno di traffico al ponte Corleone

Ma, come sopra ricordato, nulla è stato in grado di fermare la catastrofe annunciata di ieri. Ciò nonostante il fatto che le nuove limitazioni sul ponte Corleone erano già note dal 17 dicembre, giorno in cui il dirigente dell’Ufficio Mobilità Sergio Maneri firmò l’ordinanza sindacale che ha statuito le attuali regole da rispettare sul viadotto di viale Regione Siciliana. Limiti chiesti a gran voce dai tecnici della Icaro Progetti, al fine di limitare lo stress meccanico su alcune parti logorate del ponte.

L’innalzamento del limite a 60 km/h diventa così praticamente ininfluente, neutralizzato dall’enorme afflusso di mezzi. Se il caos di ieri ha dimostrato qualcosa è che la città non ha alternative al ponte Corleone. A maggior ragione, l’immobilismo politico ed amministrativo degli ultimi anni pesa ancor di più sulle sorti della città.

Giunta Comunale: “Ci dispiace per i disagi”

Anche i componenti della Giunta comunale intervengono sull’argomento. “Siamo assolutamente consapevoli dei disagi che stanno vivendo gli automobilisti palermitani a causa delle restrizioni imposte sul ponte Corleone”.

“Scelte non politiche che si attengono ai pareri tecnici”

E continuano “E’ necessario, tuttavia, sottolineare che queste misure non sono il risultato di scelte politiche assunte dall’amministrazione comunale ma attengono ai pareri tecnici frutto delle indagini condotte dalla Icaro Progetti che impongono di restringere, in accordo con il commissario Matteo Castiglioni, le carreggiate per motivi di sicurezza e di incolumità pubblica. Ribadendo il nostro dispiacere a tutti i cittadini, è importante evidenziare che gli uffici comunali hanno emesso le ordinanze vigenti esclusivamente a tutela della sicurezza dei cittadini. Infine esprimiamo un sentito ringraziamento alla Polizia Municipale che sta facendo il possibile per ridurre i disagi”.

Chinnici (Italia Viva): “Ponte Corleone? Intervenga il Prefetto”

Dopo l’inferno vissuto ieri, non si fanno attendere gli attacchi al sindaco dai banchi dell’opposizioni. Primo fra tutti quello del capogruppo di Italia Viva Dario Chinnici. “Il restringimento delle carreggiate del Ponte Corleone ha trasformato quello di ieri in un ‘giorno di ordinaria follia’ per migliaia di palermitani. Ore e ore imbottigliati in un traffico letteralmente impazzito. Senza percorsi alternativi. Senza una pattuglia dei vigili a dare indicazioni. Insomma, senza uno straccio di preavviso”.

Un disastro complessivo, che ha devastato la viabilità non solo di viale Regione Siciliana, ma di tutto il capoluogo siciliano. “Il tutto alle porte del Natale, mandando all’aria anche lo shopping delle feste in mezza città, con code chilometriche in via Oreto, via Messina Marine, via Ernesto Basile, via Ugo La Malfa e ovviamente tutta la circonvallazione. Un disastro di cui il sindaco deve rispondere alla città, ai commercianti, alle famiglie, agli automobilisti, a chi ha perso appuntamenti di lavoro, a chi ha sprecato intere ore a causa dell’improvvisazione di un’Amministrazione comunale affidata a incompetenti improvvisati. Chiediamo l’intervento immediato del Prefetto per evitare che le feste dei palermitani diventino un incubo”.

Gelarda (Lega): “Si sospenda la Ztl”

Sulla stessa corrente di pensiero, anche il capogruppo della Lega Igor Gelarda. “Come era accaduto a giugno scorso, il giorno in cui si girò il video della Red Bull, anche ieri Google Maps ha colorato di marrone, che indica la paralisi totale, la situazione del traffico a Palermo. Viabilità bloccata per ore in viale Regione Siciliana, a seguito del restringimento ad una sola corsia in entrambi i sensi del Ponte Corleone. Questo purtroppo sarà lo scenario che si presenterà ai palermitani nei prossimi mesi, forse anni. Nessuno creda che ieri era un giorno eccezionale in quanto antivigilia di Natale. Perché così sarà anche alla ripresa delle scuole e in tante altre occasioni.  Diventa, da oggi, praticamente sconsigliato percorrere viale Regione Siciliana, diventa cioè definitivamente invivibile questa città”.

L’esponente del Carroccio palermitani passa in rassegna le cause dell’inferno di traffico di ieri. “Questo è il frutto di anni di disattenzione e incapacità nei confronti del ponte Corleone, importantissima infrastruttura per la nostra viabilità. In attesa che comincino i lavori sul ponte, per i quali abbiamo chiesto anche l’intervento del viceministro delle infrastrutture Alessandro Morelli, chiediamo che oltre alla polizia municipale, ormai ridotta a pochissime unità e che non può sobbarcarsi da sola la gestione di questa crisi, intervenga anche la Protezione Civile per agevolare il traffico e dare aiuto agli automobilisti bloccati.

Il capogruppo della Lega attacca infatti l’assessore Giusto Catania, ricordando una delle sue antiche battaglie, ovvero la sospensione della Ztl. “Mentre non possiamo che augurarci che lo spirito del Natale illumini Giusto Catania e gli faccia immediatamente sospendere la ZTL non solo per Natale e Santo Stefano, ma anche per tutti gli altri santi giorni che i palermitani resteranno bloccati nel traffico”.

L’impatto dei mobility manager

Non si capisce però in che modo la cancellazione della Zona a Traffico Limitato possa incidere sugli equilibri del raccordo di viale Regione Siciliana. Una tangenziale diventata ormai barriera architettonica, non solo per automobilisti e camionisti, ma anche per i pedoni, impossibilitati a volte a muoversi da un lato all’altra della città. Così, le uniche vere soluzioni al problema rimangono sempre le stesse: la manutenzione straordinaria sull’esistente, ovvero le attuali carreggiate, e il progetto di raddoppio del ponte. Entrambi gli interventi, attesi da anni, sembrano decisamente lontani dal loro compimento.

Eppure, il problema è noto, tanto da richiedere la nomina di un commissario straordinario da Roma. Eppure, nemmeno l’ingresso di Matteo Castiglioni (per il quale sono stati necessari addirittura tre mesi per il solo decreto di nomina) sembra aver spostato qualcosa. Senza questi lavori, il capoluogo siciliano rischia la paralisi, complice anche la contemporanea indisponibilità del transito sul ponte Oreto ai mezzi pesanti. L’arduo compito di trovare una soluzione al traffico spetterà all’assessore Giusto Catania e ai suoi mobility manager, nominati il 25 settembre dal sindaco Orlando ” per pianificare la mobilità urbana evitando sovrapposizioni di flussi di traffico”. Non saranno le nomine a risolvere un problema del genere, servono soluzioni e in fretta. Altrimenti, il ritorno al lavoro dalle festività natalizie rischia di avere un deciso retrogusto amaro per i palermitani.

 

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