Tanti fondi attraverso il Pnrr per investimenti nel porto e nei quartieri più degradati di Palermo. A fare il punto della situazione è stato il viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli, a margine dell’incontro con il presidente dell’Autorità portuale della Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti. “Il porto – ha detto – sta cambiando faccia nei confronti della città e per la città. E’ una risorsa incredibile per la collettività. Ci sono opere già compiute e inaugurate ed altre in fase di realizzazione. Il governo sta investendo ingenti somme sul porto di Palermo e sui quartieri attraverso le risorse del Pnrr. Oggi posso dire che siamo davvero al giro di boa per questa città, a una nuova primavera di Palermo”.

Attività dei cantieri a regime nonostante la guerra in Ucraina

Il conflitto in Ucraina pare non avere scalfito l’attività dei cantieri in corso al porto di Palermo. “Siamo nella condizione di assumerci una grande responsabilità – ha detto invece Monti -. Al netto del conflitto e dei problemi che ci sono sul rincaro dei materiali, noi riconosciamo alle imprese impegnate nella costruzione delle opere ciò che è giusto riconoscere. E lo facciamo all’interno di un perimetro che deve essere sempre quello del rispetto delle norme, ma ci assumiamo una responsabilità nel limite di quel perimetro. Non c’è stato un solo cantiere bloccato a causa del non riconoscimento degli incrementi sui materiali. Ieri è stata approvata una norma che consente il riconoscimento di maggiori prezzi su alcune materie prime, più costose rispetto al passato. Ma noi quei prezzi li applicavamo anche prima, e non mi vergogno di dirlo, anzi mi assumo la responsabilità di quello che dico”.

La centralità del porto

Monti nella sua interlocuzione con Morelli ha messo in evidenza la centralità dell’infrastruttura porto. “Siamo passati dall’occupare la sedicesima casella tra le Autorità di sistema – ha detto con orgoglio – per passare poi alla terza, diventando una delle più importanti in Italia per quanto riguarda la portualità. La visita del viceministro rappresenta l’attenzione che la politica pone sui porti, ed è un segnale importante, al netto dei colori politici che a me non interessano. Abbiamo realizzato tanto e abbiamo altrettanto in cantiere. Siamo di fronte a molta progettazione che ha bisogno di risorse. E mettere a conoscenza il ministero di questa nostra progettualità significa far capire quanto sia importante realizzare opere”.

“In corso c’è la realizzazione del trapezoidale e a breve assegneremo i lavori dell’interfaccia porto-città. Abbiamo condiviso le nostre opere con il mercato. Nessuna cattedrale nel deserto, ma accordi commerciali con i gruppi più importanti al mondo per quanto riguarda le crociere e i Ro-Ro. Fino ad estendere l’intesa con Fincantieri per la costruzione di navi. I risultati arrivano – ha concluso il presidente – Dobbiamo proseguire su questo solco e non ci dobbiamo fermare, perché il percorso è ancora lungo”.

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