I lavori al bacino da 150 mila tonnellate del porto di Palermo inizieranno tra giugno e luglio. E dureranno circa due anni.

Ieri l’incontro tra la Fiom Cgil e il presidente Monti

Della partenza del cantiere per il completamento dell’opera, ferma dal 1982, necessaria per il rilancio del settore delle costruzioni navali, si è discusso ieri durante un incontro tra la Fiom Cgil Palermo, la Fiom Cgil nazionale e il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale Pasqualino Monti.

Lo sblocco di 81 milioni, Fincantieri potrà costruire intere navi da crociera

Nel dicembre scorso, l’Autorità di sistema portuale ha annunciato lo sblocco di 81 milioni di euro per il rifacimento del bacino di carenaggio, che consentirà a Fincantieri di costruire intere navi da crociera.

Già pronto il progetto esecutivo

“Abbiamo chiesto quest’incontro per conoscere lo stato dell’arte sull’inizio dei lavori. E il presidente Monti ci ha rassicurato che tra quattro mesi al massimo l’opera, di cui è già pronto il progetto esecutivo, sarà cantierabile”, dichiarano il coordinatore nazionale Fincantieri per la Fiom Cgil Samuele Lodi, il segretario generale Fiom Cgil Palermo Francesco Foti e le Rsu Fiom Serafino Biondo e Giancarlo Macchiarella.

L’impegno del sindacato

La Fiom per anni ha insistito con iniziative, proposte e rivendicazioni sulla necessità di sbloccare la ristrutturazione dell’opera, “per riaccendere una possibilità di sviluppo del cantiere navale”.
Richiesta reiterata con forza all’iniziativa della Fiom ‘Parla il Cantiere’ del 3 luglio 2018, davanti a Maurizio Landini, Pasqualino Monti e all’ad di Fincantieri Giuseppe Bono.
Da allora, con il pressing continuo della Fiom, si è messo in moto un iter che ha portato a questo risultato.

Restituire un ruolo di punta al cantiere navale di Palermo

“Per noi si tratta di un risultato importante, che è frutto del lavoro fatto in questi anni dall’Autorità Portuale – aggiungono Lodi, Foti, Biondo e Macchiarella -. E finalmente dopo più di 40 anni di attese, inizieranno dei lavori che consentiranno di potenziare e rendere più solido, anche dal punto di vista occupazionale, il futuro dello stabilimento. La mission della costruzione navale, che si aggiungerà alle altre due mission delle riparazioni e trasformazioni navali, restituirà al cantiere di Palermo un ruolo di punta tra le sedi italiane di Fincantieri”.

Le infrastrutture da realizzare

Per il completamento e rendere operativo il bacino, occorreranno opere murarie e tutti i servizi da realizzare, sistemi di pompe, gru, impianti idrici ed elettrici. Un’infrastruttura che, oltre ad essere strategica per il futuro del cantiere e delle costruzioni navali, darà immediato lavoro a centinaia di operai edili.

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