Torna ad aprirsi uno spiraglio per la stabilizzazione degli oltre 4mila e 500 precari Asu della Sicilia impiegati sia dalla Regione (soprattutto nel settore dei Beni Culturali) che dalle altre amministrazioni locali. Si tratta di personale amministrativo precario che in alcuni casi regge i servizi di interi comuni.
La norma regionale impugnata da Consiglio dei Ministri
Per loro la Regione siciliana aveva varato una norma ad hoc impugnata, però, dal Consiglio dei Ministri che ha proposto ricorso davanti alla Corte Costituzionale. Da allora è un susseguirsi di proteste da parte dei precari e di appelli alla politica.
La soluzione passa da Roma e da Roma arriva la notizia che potrebbe aprire ad un percorso di stabilizzazione.
La soluzione deve venire da Roma
È stato approvato un emendamento al Dl Reclutamento a firma del senatore Davide Faraone che consente di superare i rilievi alla legge regionale siciliana impugnata dal Consiglio dei Ministri e avviare un percorso definitivo per la stabilizzazione dei lavoratori Asu e dei contrattisti degli Enti locali della Sicilia attraverso una seria collaborazione tra Stato e Regione.
L’emendamento prevede anche la proroga dei rapporti di lavoro sino al 31 dicembre 2022.
Italia Viva rivendica la propria battaglia per i precari
“Sono molto soddisfatto – dice Faraone – perché con l’approvazione del nostro emendamento verrà istituito un tavolo tecnico tra istituzioni locali e nazionali per la stabilizzazione di oltre 5000 lavoratori ASU utilizzati negli gli Enti Locali della Sicilia e, nelle more che si trovino le soluzioni più idonee per la stabilizzazione dei lavoratori, con l’emendamento si autorizza la Regione Sicilia a prorogare i rapporti di lavoro fino al 31/12/2022”.
Il tavolo tecnico, fa sapere Italia Viva Sicilia, “individuerà inoltre un percorso di stabilizzazione dei 2000 contrattisti presso Enti Locali in Sicilia in dissesto finanziario che avevamo proposto avvenisse attraverso la procedura del comma 10 art 259 del Testo Unico degli Enti Locali”.
Ora la Regione faccia la sua parte
“L’approvazione al Senato dell’emendamento al Dl Reclutamento che consente la proroga al 2022 dei contratti dei quasi 5000 lavoratori Asu siciliani è una buona notizia, ma non bisogna sprecare questa occasione: il Governo nazionale e quello regionale usino questi mesi per trovare una soluzione definitiva alla stabilizzazione dei precari e chiudere una vicenda che si trascina da troppo tempo. Dal Governo regionale ci aspettiamo quindi l’immediato ripristino delle somme per gli Asu, inspiegabilmente ridotte, o saremo pronti alla protesta” commentano Nicola Scaglione (Cisal Sicilia) e Giuseppe Badagliacca (Csa-Cisal).
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