Contratto dei precari reclutati durante l’emergenza Covid19 in scadenza, si moltiplicano gli appelli del mondo politico.

Pace (Dc): “Perdere lavoratori sarebbe sconfitta per l’intera Sicilia”

“Bisogna attivarsi immediatamente per prorogare i contratti ai precari Covid. Sarebbe assurdo disperdere il patrimonio professionale acquisito da questi soggetti che, nel periodo più duro della pandemia, non si sono tirati mai indietro, rischiando anche la vita; prima definiti ‘eroi’ e adesso dimenticati”. Lo dichiara il capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace. “Sarebbe una sconfitta per l’intera Sicilia: da un lato, i lavoratori rimarrebbero disoccupati e dall’altro, si andrebbe ad aggravare la carenza di organico nelle aziende sanitarie ed ospedaliere,
visto che questo personale viene utilizzato anche per tutte le attività ordinarie”, afferma Pace.

Bonanno (Dc): “Personale del quale non possiamo privarci”

“Auspichiamo che arrivi in tempo brevissimo la proroga dei contratti per tutti i lavoratori assunti nell’ambito dell’emergenza Covid nelle more di una soluzione definitiva della vicenda che porti alla loro stabilizzazione”, aggiunge il capogruppo DC al Comune di Palermo, Domenico Bonanno. “Personale sanitario, medici, tecnici e amministrativi che hanno lottato in prima fila contro il Covid nei mesi precedenti, oggi rappresentano risorse fondamentali per il sistema sanitario siciliano delle quali non possiamo e non dobbiamo privarci. Come gruppo consiliare al Comune di Palermo e come forza politica chiediamo un intervento in tempi rapidi da parte del governo regionale”, conclude Bonanno.

Micciché (Forza Italia): “Scandaloso disperdere professionalità”

“Il Governo regionale si attivi celermente per rinnovare i contratti ai precari Covid che scadranno a fine mese. Sarebbe scandaloso che la Sicilia disperda una platea di lavoratori che hanno acquisito esperienza e professionalità, e che hanno fronteggiato in prima linea l’emergenza Covid”. Lo scrive in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè.
E ancora: “Non è accettabile che ad una settimana dalla loro scadenza la Regione non abbia previsto “nessuna soluzione” per questi lavoratori che contribuirebbero a fronteggiare la carenza di organico delle aziende sanitarie ed ospedaliere”.
“Inoltre – prosegue il coordinatore degli azzurri in Sicilia – la mancata proroga farebbe perdere a questi lavoratori la continuità e creerebbe un fortissimo disagio a tutte le aziende sanitarie che ad oggi utilizzano questo personale per tutte le attività ordinarie”.
Conclude Miccichè: “Tra l’altro i lavoratori siciliani potrebbero essere penalizzati rispetto ai colleghi di tutta Italia che potranno usufruire dell’emendamento approvato al Milleproroghe, presentato dalla nostra amica senatrice Daniela Ternullo, che posticipa di un anno, al 31 dicembre 2024, il termine per la maturazione dei 18 mesi di servizio, anche non consecutivi, necessari alla stabilizzazione del personale sanitario dirigenziale e non, socio – sanitario e amministrativo, previa apposita procedura selettiva. Oltre al danno, la beffa”.

I sindacati confederali “Lavoriamo a una soluzione stabile”

Un tavolo urgente presso l’assessorato alla Salute per definire una soluzione che riguardi i precari Covid all’interno del protocollo per la stabilizzazione del personale precario a cui forze sindacali e Regione stanno già lavorando. È questa la richiesta che Gaetano Agliozzo della Fp Cgil e Andrea Gattuso della Nidil Cgil, Paolo Montera della Cisl Fp e Giuseppe Cusimano della Felsa Cisl, Salvatore Sampino della Uil Fpl e Danilo Borrelli della Uil Temp, formulano all’assessore Giovanna Volo con l’avvicinarsi della scadenza del bimestre di proroga dei contratti al termine del quale il bacino di lavoratori Covid potrebbe rimanere senza un posto di lavoro.

“Siamo per il superamento di ogni forma di precariato”, spiegano i sindacalisti aggiungendo: “E per questo siamo pronti a scendere in piazza a tutela dei precari Covid. Auspichiamo che la soluzione possa arrivare prima e in tal senso le nostre sigle attiveranno le loro energie a ogni livello per definire una soluzione stabile evitando così di procedere con proroghe di corto respiro come finora è avvenuto”.

Articoli correlati