Si è svolta questa mattina a Palermo la cerimonia di consegna del Premio “Sicilia cronista”, promosso dal Gruppo siciliano dell’Unci (Gruppo di specializzazione della Fnsi-Assostampa).

Per la prima edizione il riconoscimento è stato assegnato ad Alfredo Pecoraro, sezione giornalisti professionisti, a Giorgio Ruta, sezione giornalisti videomaker, a Guglielmo Mangiapane, sezione fotoreporter, a Riccardo Campolo, sezione giornalisti pubblicisti, e a Paolo Coco, sezione operatori tv. Alla fotografa Letizia Battaglia è stato assegnato il riconoscimento alla carriera.

La giuria che ha attribuito i riconoscimenti era formata da Leone Zingales, presidente, e da Filippo Romeo, Daniele Ditta, Francesco Nania, Andrea Tuttoilmondo, Gioia Sgarlata, Antonella Romano e Salvo Ricco (membri del Consiglio direttivo regionale dell’Unione cronisti), dal presidente dell’Ordine regionale dei Giornalisti, Giulio Francese, e, per l’Assostampa regionale, da Massimo Bellomo. Hanno presentato l’evento i giornalisti Alessandra Ferraro e Roberto Leone.

Nell’ambito della prima edizione del Premio si è svolto un corso di formazione professionale promosso dall’Unci Sicilia sul tema: “Fare il cronista: dal rapporto con le fonti alla deontologia professionale”. Ieri come oggi, l’attività del cronista si basa su alcuni capisaldi fondamentali: un corretto rapporto con le fonti (primarie e secondarie), la verifica rigorosa dei fatti, i principi etici e deontologici da rispettare quando si tratta una notizia. Dal giro di cronaca fatto “consumando le suole delle scarpe” all’epoca del web e dei social network: cosa è rimasto di quel lavoro dall’impronta “artigianale” e come è cambiato il mestiere del cronista. A relazionare sul tema è stato il giornalista Giuseppe Lo Bianco. Hanno moderato l’evento formativo Gioia Sgarlata e Leone Zingales.
Sono intervenuti Giulio Francese, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, e Roberto Ginex, segretario regionale dell’Assostampa.

Alla cerimonia ha partecipato anche il vice-prefetto Eleonora Di Giovanni-Giarrusso.
Il giornalista Leone Zingales, presidente dell’Unci Sicilia e già ideatore della Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo e del Giardino della Memoria, ha avuto l’idea del premio: “E’ stato avviato un percorso – ha sottolineato Zingales –. Abbiamo pensato un riconoscimento tutto siciliano per valorizzare il lavoro di quanti svolgono quotidianamente questo mestiere con passione e impegno. Adesso spostiamo l’obiettivo sui nostri colleghi caduti sul campo. Si avvicina la data della Giornata delle Memoria dedicata ai giornalisti uccisi da mafie e terrorismo. Le energie dell’Unci Sicilia si concentreranno su questa scadenza annuale. Grazie a tutti”.
Zingales ha consegnato il premio “alla carriera” alla fotografa Letizia Battaglia: “Ricevere un premio nella propria terra – ha detto Letizia Battaglia – supera sicuramente i premi internazionali che ho ricevuto. Un premio in Sicilia, attribuitomi dai cronisti, ha un altro sapore. Oggi mi sento quasi giornalista”.

Nel corso della manifestazione è stata ricordata la giornalista Loredana Guida di Agrigento, prematuramente scomparsa a causa di una malattia infettiva contratta in Africa e che non è stata diagnosticata in tempo. Sul decesso della pubblicista 44enne è stata aperta un’inchiesta giudiziaria.
Un momento di riflessione è stato sollecitato da Zingales nel ricordo degli otto colleghi uccisi dalla mafia in Sicilia.
Ampio e partecipato il dibattito innescato dal relatore Giuseppe Lo Bianco che ha affrontato numerosi temi in discussione: dalla verifica delle fonti al diritto di cronaca.

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