E’ rimato in silenzio per tutti questi anni quando nel 2018 fu arrestato insieme ad Antonello Montante, ex presidente di Confindustria accusati, a vario titolo, di essersi associati allo scopo di commettere più delitti contro la pubblica amministrazione e di accesso abusivo a sistema informatico, nonché più delitti di corruzione. Diego Di Simone ex ispettore della squadra mobile di Palermo in primo grado è stato condannato a 6 anni e quattro mesi a Caltanissetta. E’ in corso in questi mesi il processo di Appello.

“Sul mio conto vengono sempre dette delle cose non vere – dice De Simone – Non sono mai stato il capo della sicurezza di Montante bensì ho ricoperto il ruolo di Capo della sicurezza nazionale di Confindustria che mi sembra una cosa assai diversa.

Nei miei vent’anni di attività di polizia giudiziaria svolta nella Polizia di Stato non sono mai stato assegnato all’ufficio scorte e tutela. Ho svolto attività di indagini contro la criminalità e la mafia a Palermo. Non mi sono proposto a Confindustria, ma sono stato segnalato da un altissimo dirigente della polizia di Stato a ricoprire il delicato ruolo nell’organizzazione degli industriali. Tutto questo è agli atti del processo”.

Un passaggio molto delicato questo tanto che l’ex ispettore di polizia tiene a precisare che “che l’Ufficio che si è occupato della tutela del delegato per la legalità di Confindustria, Antonello Montante è l’Ispettorato di pubblica sicurezza del Viminale alle dirette dipendenze del capo della Polizia”.

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